Chiara Morgante
Social Mustard
Published in
4 min readOct 12, 2015

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Nuna, un’app intuitiva che aiuta a mangiare sano

Un esempio di behavioural change design

Mi sono accorta, da qualche tempo a questa parte, di seguire un’alimentazione scorretta. La colpa è in gran parte da imputare alla mia vita frenetica di studentessa; spesso sono costretta a rimanere in università tutto il giorno, di conseguenza consumo molti pasti fuori casa e, quando vi ritorno, non ho voglia di preparare pasti elaborati o che mi garantiscano il corretto apporto ed equilibrio tra grassi, carboidrati e proteine, per cui, opto, sovente, per il classico “toast preparato con quello che trovo nel frigorifero”. Mangiare in questo modo scorretto e irregolare mi porta ad avere spesso fame e a divorare qualsiasi cosa mi capiti a tiro, senza curarmi che sia salutare o meno.

Per correre ai ripari, mi sono rivolta alla mia fonte inesauribile di soluzioni: la rete. Ho scoperto che esistono numerose applicazioni per smartphone che consentono di monitorare la propria alimentazione e fare in modo di seguirne una più corretta e funzionale alle proprie caratteristiche fisiche e personali:

FreshFruit app consente di conoscere la frutta di stagione, le sue proprietà e i suoi benefici, Cibus, what we eat, questa applicazione permette di monitorare i propri pasti conoscendo sempre quale sia l’apporto di sostanze che i cibi di cui ci nutriamo ci garantiscono, Edo, un’applicazione analoga a quest’ultima ma che fornisce la possibilità di tracciare un profilo alimentare dell’utente per consigliare anche quali alimenti consumare e quali potrebbero essere dannosi, inoltre, grazie ad essa, si può venire a conoscenza delle alternative al proprio range di alimenti classico.

L’app che ho deciso di testare io si chiama “Nuna, nutritional navigator”. Questa applicazione, a differenza delle altre, accompagna la persona nelle fasi pre, durante e post spesa. In questo modo, può dare un aiuto concreto anche nel momento della scelta e dell’acquisto degli alimenti e avrebbe potuto aiutarmi a nutrirmi in modo più sano.

Esiste una sezione denominata “Lista della spesa”, in cui vengono inseriti tutti gli alimenti che si intende acquistare, la lista può essere condivisa su Facebook dove gli amici possono commentare e aggiungere alimenti che magari sono stati dimenticati. Provando questa funzione, mia mamma ha così potuto aiutarmi a completarla anche a distanza suggerendomi ciò che mancava. Nella decisione preventiva all’acquisto effettivo, sono stata aiutata dal “Semaforo”, una funzione che consente di scrivere il nome dell’alimento e scoprire se si tratta: verde, di un alimento sano, giallo, di un elemento da mangiare non regolarmente e rosso, da evitare, inoltre vengono indicate le marche che offrono quel tipo di prodotto.

Una volta scelti gli alimenti, occorre inserirli nella piramide alimentare, ogni alimento può essere selezionato mediante tre fasi, scegliendo la categoria di appartenenza del cibo: alcolici, analcolici, carne, dolci, latticini, uova, pesce, frutta, legumi, patate, verdura, cereali e derivati, occorre poi scannerizzare il codice a barre dell’alimento, dopodiché bisogna inserire il nome di esso (alimenti generici, prodotti alimentari, naviga tra le categorie). Una volta presenti tutti gli elementi acquistati verrà costituita la propria piramide alimentare che avrà un punteggio da 0 a 14 dove 0 equivale a “per niente sano” e 14 a “sanissimo”. Nella sezione “Nutrienti” viene indicato il valore di nutrienti della propria spesa calcolati su 2000 kcal.

L’app consente inoltre di trovare i negozi di alimentari più vicini indicando la propria posizione, vi è anche un’app di ricette correlata che consente di prendere spunti per combinazioni sempre nuove di alimenti.

Dopo aver completato la propria piramide, l’applicazione consente di pubblicare su Facebook il risultato e in questo modo, pubblicando il mio punteggio ho ricevuto diversi commenti di incoraggiamento e pareri su come avrei potuto migliorare la mia dieta. Il mio comportamento alimentare sta cambiando, ho notato di porre un’attenzione più oculata nella scelta di quello che metto nel carrello quando faccio la spesa, non più semplicemente in base al mio gusto, ma anche stando attenta al mangiare sano. Il metodo del semaforo è molto veloce ed intuitivo, se sono nel bel mezzo di una spesa frenetica e devo acquistare un prodotto velocemente il colore mi dà una risposta diretta e chiara sul prodotto e influenza la mia scelta sul comprarlo o meno. Ricevere un feedback dai miei amici su Facebook motiva la mia ricerca di un’alimentazione sana, ho convinto anche alcune mie amiche a provare Nuna e per ora sono soddisfatte. Credo che il poter costruire un programma nutrizionale in maniera autonoma e veloce profilato sulle proprie caratteristiche personali, sia una buona partenza per mantenersi in forma anche quando, come me, si ha poco tempo per consultare un nutrizionista o non si desidera spendere molto.

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