Rilevanza della Psicologia Sociale per lo studio degli ecosistemi digitali

“Ma agli occhi addestrati di Lindasay, la sua origine parlava chiaro: un computer. La sua perfezione era agghiacciante”.

Nell’immaginario comune tutto ciò che è tecnologia, che esula dai sentimenti, dalle passioni, ma che in qualche modo può essere calcolato tende alla perfezione.

Una macchina non prova sentimenti, non fa errori di calcolo. Un computer non cambia umore, non è influenzabile: fa ciò che deve fare e lo fa nel modo corretto.

A volte il mondo in cui siamo stati catapultati con l’avvento delle nuove tecnologie sembra voler tendere sempre di più ad avvicinarsi a questo tipo di perfezione, le persone sempre di più si affidano alle macchine per lo svolgimento delle loro attività quotidiane, e si affidano a queste anche per svolgere attività che dovrebbero essere del tutto spontaneo e naturali come il semplice atto di “comunicare”. Ma questo non ha dell’agghiacciante?

La cosa più naturale che l’uomo possa fare è comunicare: comunichiamo dal momento in cui veniamo al mondo, con un sorriso, con le lacrime, comunichiamo in ogni gesto e in ogni sguardo. Com’è possibile allora che non siamo più in grado di dire “ti lascio” “ ti voglio bene” “perdonami” senza usare un medium tra noi e le altre persone?

Credo che ormai sia cresciuta in noi l’insana illusione che il nostro smartphone o il nostro pc, in qualche modo ci proteggano dai rapporti face to face, dalle umiliazioni di un “no” detto da una bocca e non da una tastiera, dalla responsabilità di dire addio ad una persona guardandola in faccia e non tramite un messaggio letto da uno schermo.

Ma siamo sicuri che questa sia protezione e non auto distruzione?

Penso che la psicologia sociale possa essere utile per capire come le persone possano relazionarsi agli altri, con o senza l’utilizzo di medium, in maniera naturale, sentendosi libere di esprimersi egualmente dietro ad uno schermo o di fronte agli altri, in modo tale da fare della tecnologia un valore aggiunto per le nostre vite e non un limite.