“Se tutti hanno dolci idee, Dolcidee è per tutti!”

Valentina Signò
Social Mustard
Published in
5 min readNov 1, 2015

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Analisi di una community digital-based

L’assignment della settimana coincide con il compleanno di mia madre. Volendo unire l’utile al dilettevole, in cerca di una ricetta per fare una torta semplice ma gustosa e di una community da analizzare, mi sono imbattuta in dolcidee.it.

Dolcidee è un progetto avviato da alcuni appassionati di dolci nel 2010 in collaborazione con i brand Cameo e PaneAngeli e riunisce tutti quegli utenti che amano preparare dolci, scoprirne di nuovi e condividere con la community le proprie ricette ed esperienze. I membri registrati, infatti, possono partecipare a discussioni nel forum, caricare le loro creazioni arricchendo il database di ricette consultabili anche dai non iscritti, partecipare a eventi e concorsi, vincere premi, gestire il proprio profilo creando album dove raccogliere le proprie ricette e diventare “amici” di altri utenti.
Riporto la breve ma efficace descrizione di come la community si definisce:

“Dolcidee è la community di chi ha passione per i dolci, passione nel preparali, nel gustarli, nel condividerli. In questo spazio comune, ognuno è invitato a scoprire, accrescere e valorizzare il suo talento, mettendo il suo entusiasmo e le sua capacità a disposizione di tutti”.

La passione più volte ribadita in questa breve citazione è un elemento chiave per spingere un utente a iscriversi e a partecipare alle attività della community. Ad essa si aggiunge una spontanea adesione e un senso di appartenenza all’identità attribuita e reificata, ovvero resa tangibile.

Identità:

Dolcidee ha costruito un’identità femminile e amichevole, genuina e senza troppi fronzoli. L’utente tipo di questa community è infatti una donna, più o meno giovane, a cui piace cucinare dolci nel tempo libero deliziando la propria famiglia, attenta alle nuove possibilità d’interazione e alla ricerca di persone che come lei condividono gli stessi interessi creandosi nuovi contatti.
L’interazione tra utenti è molto cordiale, ci si chiama “Amiche dolcine”, impera il femminile in ogni articolo o proposta e non è raro trovare partecipanti che usano abbreviazioni tipiche della messaggistica istantanea non solo nel forum, ma anche nella stesura delle loro personali ricette.
Del resto, anche i due brand a supporto dell’iniziativa, Cameo e PaneAngeli, sono “popolari”, i loro prodotti si trovano negli scaffali del supermercato, hanno un prezzo nella media e tipicamente entrano nelle case di ogni famiglia che vuole preparare un dolce per la domenica o per un’occasione da festeggiare.
Ci sono poi gradi di attività differenti all’interno della community: l’identità di fondo è una, ma ogni donna può assumere un ruolo diverso anche a seconda delle proprie attitudini.
Tra le moltissime utenti iscritte si possono distinguere: le “lurkers”, coloro che sono iscritte ma si limitano a leggere non partecipando a nessuna attività della community; le “commentatrici” che scrivono e commentano nel forum e danno una loro opinione sulle ricette delle altre utenti; “le dolciologhe in carriera” ovvero le donne che si impegnano sia nella redazione di ricette personali sia nelle conversazioni nel forum in modo da accumulare punti e ottenere riconoscimenti con la speranza di diventare dolciologhe esperte”, cioè utenti modello che hanno dimostrato vera passione e costanza nel collaborare alla crescita della community. Alcune di queste, poi, sono diventate parte del gruppo di amministratori che 5 anni fa hanno deciso di avviare questo progetto. Gli “admin”, in particolare, scrivono articoli riguardanti il mondo della pasticceria ma anche notizie su eventi, curiosità e concorsi indetti.
Nel momento della registrazione sono richieste diverse credenziali tra cui nome e cognome, tuttavia figura effettivamente solo il proprio nickname. La tendenza è quella di usare abbreviazioni del proprio nome corredato da un numero (spesso la data di nascita) oppure un nome che rievoca il mondo dei dolci e della pasticceria. Anche per la foto profilo si verifica una netta prevalenza di foto o di sé stesse o di prodotti dolciari.

Trust building:

L’uso unico del nickname come “firma” alle attività che si svolgono, apre il discorso relativo al processo di costruzione della fiducia. Essendo una community pubblica, consultabile in modalità unica di lettura anche da uno user esterno, la possibilità di usare uno pseudonimo può spingere chiunque sia desideroso di contribuire ma teme per la sua privacy a iscriversi.
Chiare e trasparenti sono poi le informazioni sulla policy relativa al trattamento dei dati personali, sulle regole di condotta, sull’utilizzo delle stanze del forum che sono divise per argomento, sulle modalità di assegnazione punti per ogni azione nella community e sulla dichiarazione di collaborazione coi brand Cameo e PaneAngeli con relativa partita iva esplicitata.
Non solo, il design è semplice e mette nelle condizioni di utilizzare il sito anche a un utente poco esperto come le molte “signore” iscritte. Il forum è diviso efficacemente per argomenti e in ognuno di essi figura una descrizione su quali siano i temi da trattarvisi, la ricerca di ricette user-generated è corredata da filtri, l’inserimento di nuove è guidato e molto intuitivo.
La grafica, in generale, da un punto di vista prettamente estetico, è molto bella all’occhio ed è attinente al mondo dei dolci. La valutazione a ricette o articoli, ad esempio, non è la classica stellina ma un simpatico cupcake.
Il legame di fiducia che questi accorgimenti promuovo, si riverbera positivamente tra le utenti che, condividendo la stessa passione, si commentano a vicenda, si scrivono nei forum per consigli e creano una cerchia di persone fidate i cui pensieri e suggerimenti diventano importanti all’accrescimento del proprio “talento dolciario”.

Persuasive design:

Dolcidee ha, ulteriormente, anche uno spiccato progetto di design persuasivo. Il suo intento motivazionale è infatti quello di accrescere la passione per i dolci stimolando creatività e premiando chi davvero si impegna e crede nella community.
Innanzitutto è previsto un sistema di punteggi che in accumulo porta a ottenere premi, riconoscimenti e nomine (ad esempio da semplice utente a “dolciologo pasticcere” fino a poter diventare amministratore della community). Periodicamente poi sono indetti concorsi ed eventi.
La persuasione è anche all’acquisto: la community ha, infatti, a sostegno gli sponsor di Cameo e PaneAngeli i quali hanno una sezione di video-ricette dove si fa uso dei loro prodotti. Diversi concorsi vengono da loro indetti e sono per lo più raccolte punti. In molte ricette, infine, si nomina esplicitamente un prodotto brandizzato (ad esempio “mettere una bustina di lievito PaneAngeli”) perché in questo modo si raccolgono più punti.

Per concludere:

Concludo collegando il discorso a un interessante saggio dal titolo “The Effect of Social Factors on User-Generated Content Productivity: Evidence from Flickr.com” di Shih-Hui Hsiao e Yichuan Wang nel quale i due autori intendono dimostrare come il confronto sociale, l’identità sociale e la forza del legame sono elementi che concorrono alla stimolazione di produzione di contenuto generato dagli utenti.
In Dolcidee ho potuto in effetti constatare come, le più attive contribuenti, sono coloro che si sentono fortemente parte del gruppo. Pur senza una nuova ricetta da pubblicare, esse trascorrono quotidianamente del tempo nel sito per confrontarsi nel forum, per accogliere con un saluto nuove utenti, per commentare ed eventualmente riprodurre la ricetta di una loro “pari”. Le più partecipative sono, infine, anche coloro che hanno stretto amicizia virtuale (esiste, come già detto, la possibilità di avere nel proprio profilo una lista di utenti-amici) a rafforzamento del legame per una passione che le unisce.

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