Aurora Mondavi
Social Mustard
Published in
3 min readOct 4, 2015

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Self-disclosure, istruzioni per l’uso: il profilo di Viola

Il profilo che ho scelto di analizzare è quello di Viola, 30 anni, professione poco chiara, presente sulla piattaforma Facebook. Con una sola occhiata, si coglie un’effettiva conferma dei primi studi sulla self-disclosure: Viola mostra moltissime informazioni riguardanti la sua vita ai suoi amici su Facebook. Posta spesso foto, ma ciò che compare costantemente sulla bacheca di Viola sono i repost di immagini contenenti testo (spesso aforismi): questi costituiscono degli avvertimenti indirizzati a chi le ha fatto un torto, affinché costui o costei possa comprendere la sua rabbia (immagine 1) oppure sono dedicati al fidanzato, che viene taggato nel post (immagine 2).

E’ importante osservare le caratteristiche della relazione tra Viola ed il suo fidanzato Alessandro: entrambi utilizzano le reciproche bacheche per dedicarsi messaggi d’amore, ma anche per comunicare, tramite commento (immagini 5 e 6). Il loro rapporto risulta essere un caso esemplare per confutare la capitalization theory, in quanto il loro condividere online esperienze positive, in modo da rendere i reciproci amici su Facebook partecipi della loro gioiosa vita amorosa, sembra rafforzare ancora di più il loro legame (si presume ciò dal numero di dediche che esponenzialmente aumenta nel corso degli ultimi sei mesi: con l’aumentare dei post però, va sempre più sfumando la costanza di Alessandro nel rispondere ai post di Viola, egli infatti mette soltanto mi piace. Effettivamente, una media di 3 dediche al giorno è decisamente difficile da gestire).

Viola utilizza Facebook come una sorta di diario fotografico: in occasioni di eventi particolari, come una vacanza, documenta in modo quasi ossessivo tutti gli attimi, più o meno salienti: dalla stanza d’albergo al taxi su cui viaggeranno (immagini 3 e 4). I post che ricevono più mi piace (tra questi, sono sempre presenti quelli di una ristretta cerchia di amici) sono però quelli che prevedono la presenza dell’anziana nonna o dei piatti cucinati da lei. Un problema che si evince da questa analisi riguarda la scarsa sensibilità di Viola nei confronti dei suoi amici: il testo contenuto nelle immagini che dedica ad Alessandro spesso fa riferimento alla sfera sessuale, svelando dettagli sulla loro vita intima. Forse Viola è troppo concentrata nel condividere con gli altri, per accorgersi di star comunicando agli altri qualcosa di sé, come enunciato dalla teoria della social cognition.

Per quanto riguarda il ruolo dello humour nel profilo di Viola, la presenza di battute scherzose o toni gentili è vincolata alla presenza, in questi dialoghi virtuali, di Anna, la sorella di Viola, oppure del fidanzato sopracitato. In caso contrario, la ragazza risulta essere molto scontrosa e poco incline ad interagire con altri profili Facebook; infatti dall’ immagine 7 si può notare come Viola eviti di rispondere ad altri profili che le rivolgono attenzione.

Immagini 1 e 2
Immagini 3 e 4
Immagini 5 e 6
Immagine 7

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