“Sposato/a con” … il/la migliore amico/a
Progettare un esperimento per indagare il significato dell’informazione sullo status affettivo in Facebook.
Single, impegnato/a, fidanzato/a ufficialmente, sposato/a, convivente,… Quale scegliere? Perché no … Sposato/a con l’amico/a.
Di fronte all’elenco di alternative proposte da Facebook sullo status affettivo, a volte accade che alcune ragazze scelgono di non rendere pubblica la loro effettiva situazione sentimentale, optando per “sposata con” la migliore amica.
Qual è la percezione che danno di se stesse? Persone simpatiche che ironizzano sulla loro situazione sentimentale o, al contrario, persone tristi ed infelici del loro rapporto amoroso o, ancora, insoddisfatte per la mancanza di un fidanzato? E se lo facesse un ragazzo? Cosa accadrebbe se fosse un ragazzo etero a postare “sposato con” e il nome dell’amico? Quali sarebbero le reazioni degli altri? Come verrebbe interpretata tale scelta?
L’esperimento, qui di seguito proposto, si compone di una serie di fasi:
Fase 1: si intende indagare come tale scelta, messa in atto da coppie di ragazze, venga interpretata dagli amici di Facebook. Quindi si procede nel coinvolgere 5 coppie di ragazze/amiche eterosessuali di età compresa tra i 18 e i 30 anni, consapevoli dell’esperimento. Quest’ultime sono invitate a modificare o inserire come status relazionale “sposata con” e di seguito il nome dell’amica.
Fase 2: l’obiettivo è quello di raccogliere e analizzare i risultati ottenuti. Una volta pubblicato lo status, rendendolo così visibile agli amici di Facebook, si procede con il valutare le reazioni degli amici, ponendo particolare attenzione al numero di like ricevuti e soprattutto ai commenti al post.
Fase 3: per una più completa analisi, si procede ad intervistare coloro che hanno messo un like o hanno commentato il post, sottoponendoli alle seguenti domande: “Leggendo lo status sentimentale dell’amica, quale è stato il suo primo pensiero?”, “Come interpreta la scelta dell’amica?”, “Cosa pensa voglia comunicare con tale status?”.
Si procede, poi, in egual maniera con 5 coppie di ragazzi/amici eterosessuali, di età compresa tra i 18 e i 30 anni, anch’essi consapevoli dell’esperimento.
I risultati ottenuti saranno poi confrontati con quelli relativi alle coppie di ragazze, cercando di evidenziare le differenze che emergono tra i sessi.