frbonfanti
Social Mustard
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3 min readSep 27, 2015

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To like or not to like. This is the question.

Smettiamo di chiederci come una coppia viene percepita su Facebook e iniziamo a chiederci come l’apprezzamento che una coppia riceve sul social network possa influenzare la coppia stessa. Ovvero, ribaltiamo il punto di vista. Un like nel linguaggio contemporaneo è diventato sinonimo di approvazione e sostegno: un like a una foto o a contenuti che riguardano la coppia significa che i due membri sono benvoluti, che le dinamiche che li riguardano vengono apprezzate. Ci si aspetterà un sostegno costante dalla cerchia più stretta di amici e amiche. E se questo non arriva? O meglio, se non viene sempre manifestato in like?
Il ricevere un determinato numero di mi piace, influenza la percezione che la coppia ha di sé nella sua cerchia di appartenenza? Approvazione o non approvazione? La coppia oltre alle dinamiche interne deve tenere in considerazione quelle esterne che la legano ad amici, parenti, conoscenti e queste dinamiche non possono non influenzare anche la serenità della relazione. Sarebbe da indagare, controllando il numero di like che un contenuto postato da uno dei due membri riceve, quante e quali conseguenze si possono riscontrare.
Io stessa, in momenti di intolleranza verso le coppie e le loro manifestazioni d’affetto su Facebook ho cercato volutamente di boicottarne alcune non cliccando mi piace, per poi tornare sui miei passi credendo di lanciare con quella mancanza un chiaro segnale di belligeranza nei confronti della coppia x. Sarebbe stato davvero percepito come tale?

Chi decide di pubblicare un post relativo alla propria situazione sentimentale, che sia una foto, un pensiero per una ricorrenza, una canzone, lo fa sapendo, dando quasi per scontato, che ci sarà una percentuale di feedback in commenti o mi piace sicura. Un quantità garantita che di solito equivale alle persone con le quali si hanno rapporti più stretti nella realtà. La domanda dell’esperimento sarebbe quindi: il non mettere like a un post riguardante la coppia, da parte di persone care ai due componenti, viene percepito come un atto volontario e come un mancanza di approvazione? Verrà fatto notare? Se vengo invitata a un matrimonio di un amica e do buca la sera prima perchè il gatto della mia vicina ha avuto un esaurimento nervoso dopo aver visto il pesce rosso della portinaia e ciò ha comportato la crisi dell’intero palazzo sto mandando un messaggio chiaro: a quel matrimonio non voglio andarci, non sono una fan della coppia. Non voglio condividere la vostra felicità. Trasportiamo questa dinamica nel social network e chiediamo se posso mandare un messaggio altrettanto forte, con i mezzi fornitici da Facebook. Il tasto “non mi piace” ancora non esiste, ma diciamocelo, l’indifferenza colpisce più della spada.

E alla domanda “perchè non metti mai mi piace alle nostre foto?”, credete sia ancora credibile rispondere “quale foto?!” boccheggiando come il pesce rosso della portinaia? NO di certo. Whatsapp ha le sue spunte blu che ci inchiodano all’evidenza, allo stesso modo siamo ormai talmente presenti su Facebook che non è plausibile giustificarsi in tal maniera.

Sono dinamiche da studiare in piccoli gruppi, perchè le aspettative di sostegno reciproco al loro interno sono più alte; in tempistiche medio lunghe. Bisognerà studiare quali conseguenze si hanno nella coppia (forse nascita di nuove insicurezze o totale disinteresse a quanto pensano di noi i social network?) e quali tra la coppia e i partecipanti consapevoli dell’esperimento (mi verrà tolto il saluto dopo 10 like mancati? mi verranno chieste spiegazioni?).

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