Tu la conosci…Giulia?

L’identità ai tempi di Facebook

silviacenci92
Social Mustard
2 min readOct 3, 2015

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Per indagare il tema dell’identità nei social network ho deciso di monitorare il profilo Facebook della mia amica Giulia, che presenta una situazione un po’ particolare. Giulia ha 24 anni e da marzo 2014 lei e il suo compagno Pietro sono diventati genitori. Come si poteva immaginare, un evento così importante ha avuto ripercussioni anche sui social network.

In particolare, ho potuto notare come Giulia abbia totalmente cambiato il modo di comunicare la propria identità su Facebook. Se prima della gravidanza, infatti, manteneva un profilo che possiamo definire standard per una ragazza della sua età, dopo ha gradualmente abbandonato il ruolo di “studentessa universitaria” per abbracciare totalmente il ruolo di mamma. Questo cambiamento risulta palese nella gestione del profilo Facebook: la grande maggioranza dei post pubblicati riguardano, infatti, la relazione con il suo bambino, la sua vita famigliare e la loro condizioni di genitori molto giovani; inoltre, anche altre azioni minori, come il mettere like su alcune pagine, riflettono la nuova condizione (es. like su pagine per mamme, di cartoni animati, associazioni sul tema ecc) . Questa preponderanza di contenuti inerenti il suo nuovo ruolo di mamma è, probabilmente, una conseguenza naturale di un avvenimento così pervasivo come l’arrivo di un bambino. Ciò che mi ha colpito, però, è un altro elemento: non solo Giulia si auto percepisce ormai più nel ruolo di mamma, visto i contenuti veicolati sul suo profilo; ma anche le altre persone dimostrano un interesse maggiore per questo tipo di post. Mi spiego meglio, le interazioni sociali (commenti e like) derivate da post “da mamma” sono molto maggiori rispetto a quelle generate da stati più generali, che riguardano la vita normale di una ragazza di 24 anni (es. il selfie con il nuovo taglio di capelli, la foto del cantante preferito o il commento su una serie televisiva). Questa tendenza mi porta a pensare che una certa identità, legata appunto all’essere mamma, veicolata sui social sia stata accettata ed assimilata dal resto dei contatti, i quali ora risultano più partecipi verso dei contenuti aderenti a quell’identità.

Questo caso mi sembra, perciò, rispecchiare l’approccio dell’interazionismo simbolico sull’indagine identitaria: l’identità, in questo caso costruita e veicolata online, risulta essere mediata dai significati simbolici generati dall’interazione sociale; tanto che, nel momento in cui alcuni contenuti esulano dal rappresentare tale identità, essi vengono percepiti come meno interessanti e rilevanti. Anche nell’ambito dei social network, perciò, l’identità appare come qualcosa di socialmente strutturato tramite l’interazione con altri individui.

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