TUTTI POSSONO SBAGLIARE.

Elena Flores d'Arcais
Social Mustard
Published in
2 min readNov 8, 2015

Do we look happy? Perceptions of romantic relationship quality on Facebook

In entrambi gli studi sono presenti alcuni errori secondo il mio parere.

Nel primo studio è approssimativo secondo me arrivare alle conclusioni facendo riferimento soltanto su dati numerici senza considerare il fatto che la volontà di una persona di rendere visibile il proprio stato affettivo dipende da altri numerosi fattori. Ad esempio non viene considerato quanto una persona passa il suo tempo sui social network o quanto è attivo normalmente sui social network. C’è chi è su facebook ma non pubblica foto, non scrive commenti, lo utilizza solo per vedere quello che pubblicano le altre persone.

Nel secondo studio c’è una precisione maggiore rispetto al primo, però non viene suddiviso il campione di uomini e donne nello stesso modo, e anche qua è basato soltanto sui numeri senza tener conto di tutte le altre variabili di carattere più emotivo .

THE FUNCTION OF SELF-DISCLOSURE ON SOCIAL NETWORK SITES

L’unico errore dal mio punto di vista in questo studio è che viene data troppa importanza alla soggettività e non all'oggettività quindi a livello sperimentale non è valido. Inoltre non è detto che noi mettiamo like a tutto ciò che viene pubblicato e che troviamo divertente, io molte volte ad esempio trovo dei post divertenti ma non sono sempre portata a mettere like, dipende molto dalla persona che lo pubblica e da che relazione ho con essa.

I WOULD LIKE TO…, I SHOULDN’T…, I WISH I…:

Allora per prima cosa il campione di riferimento è troppo ristretto, difatti soltanto il 13% di loro effettua l’accesso almeno una volta al giorno su twitter, quando questo viene usato tantissimo negli Stati Uniti. Inoltre prendere come riferimento età comprese tra i 18 e i 73 anni non va bene perché poche persone sopra i 70 anni sanno usare i social network o fanno accessi frequenti.

La frequenza con cui si fanno gli accessi non è indicativa perché non dipende per forza dall'interesse che si ha per quel social network ma può essere correlata anche al tempo che si ha a disposizione o ad esempio all'utilizzo dei social network per lavoro.

WALK A MILE IN DIGITAL SHOES: the impact of embodied perspective-taking on the reduction of negative stereotyping in immersive virtual environments

Anche qua il campione di riferimento non va bene perché è troppo ristretto. Le domande poste ai partecipanti non sono attinenti con quello che viene mostrato, inoltre non c’è una base scientifica su questi studi, non ci sono numeri precisi e non viene tenuto conto degli eventuali pregiudizi che i partecipanti possono avere.

THE EFFECT OF SOCIAL FACTORS ON UGC-PRODUCTIVITY: Evidence from Flickr.com

Non c’è una base scientifica negli studi citati, le conclusioni sono tratte semplicemente unendo le citazioni provenienti dai diversi studi. Non viene specificato se è stato effettuato un esperimento per confermare le conclusioni, e non viene specificato neanche il campione di riferimento delle varie ricerche.

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