Un’identità, tante sfumature

Giulia Paganoni
Social Mustard
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2 min readOct 4, 2015

I Social Network sono le nuove piazze dove presentarsi, condividere esperienze, insomma dove comunicare, ma come lo si fa? Quale sfaccettatura di sé si mette in mostra? Come? Per raggiungere quale scopo?

Per rispondere a queste domande viene utile riprendere le riflessioni emerse dall’articolo The function of self-disclosure on social network sites: Not only intimate, but also positive and entertaining self-disclosure increase the feeling of connection di Sonja Utz dell’aprile 2015. In questo studio vengono mostrati comportamenti molti interessanti degli utenti di Facebook che si possono ritrovare molto facilmente anche nelle attività svolte dalla nostra cerchia di amici del Social. Inoltre, risulta interessante capire che tipo di tono della comunicazione venga utilizzato, per quale scopo e come dividere i contenuti tra comunicazione privata e pubblica per raggiungerli.

Piacere, sono Erica!

Ho scelto di analizzare il profilo di Erica, una ragazza di 21 anni che vive a Varese. Erica fa la parrucchiera, da poco più di un anno convive e da 3 mesi è diventata mamma. Dal suo aspetto estetico sembra una ragazza fuori dagli schemi: taglio dei capelli asimmetrico, colori di capelli forti, tatuaggi, ma i lineamenti del volto nascondono molta dolcezza..due modi di essere molti diversi, chi è Erica?

Su Facebook Erica ha poco più di 500 amici. Nella presentazione che viene proposta dal sito tra le informazioni personali compaiono la data di nascita, sesso, lavoro, relazione, famigliari, soprannome e avvenimenti importanti. Prendendo in esame gli ultimi 10 post che troviamo nella sua Timeline possiamo identificare tre categorie di contenuti:

  • Immagini divertenti con commento e tag ad un amico
  • Post moralistico con tag ad un amico
  • Post riguardo la sua attività professionale con tag ad un amico

La categoria di post che troviamo con maggior frequenza è la prima ed è anche quella che riceve il maggior numero di like e commenti. Ma questi contenuti sono condivisi in vista di un’audience pubblica quindi, come emerso dall’articolo del Sonja Utz, comunicano una parte di sé. Infatti, anche se troviamo contenuti divertenti ciò non rispecchia anche quelli dei messaggio privati nei quali magari racconta di aver avuto dei litigi e di essere triste. Vediamo che il grado d’intimità utilizzato nella comunicazione pubblica non è lo stesso che in quella privata e questo vale anche per la positività e l’intrattenimento.

Un altro elemento che ritengono interessante è che nei contenuti che ha condiviso, Erica ha messo sempre il tag ad altri utenti questo quasi per volerli chiamare direttamente in causa e rinforzare la relazione basandola su divertimenti comuni.

In conclusione credo di poter dire che l’obiettivo principale riscontrato dai post che ha condiviso sono perlopiù sociale, per mantenere vive e vitali le relazioni e intrattenendo con contenuti divertenti, mentre quando si passa a valutare i contenuti della comunicazione privata allora ritroviamo una Erica più dolce, dove mostra i lati della sua identità più fragili e vulnerabili a cui non è concesso a tutti di accedere. Insomma, modi diversi di comunicarsi in riferimento all’audience prevista.

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Giulia Paganoni
Social Mustard

Communication and Media management student - photographer - cars and competitions lover - web writer @autoaspillo