Una Prof. per amica

Valentina Signò
Social Mustard
Published in
6 min readOct 4, 2015

Analisi di un profilo social

PREMESSA

Per intraprendere l’analisi del profilo social che ho selezionato, occorre un salto nel passato ed esattamente ai tempi del liceo. Ricordo una ragazzina timida, con tutti i possibili sintomi adolescenziali in un contesto nuovo, trasformata in perenne pendolare (purtroppo vivo in un paese senza scuole superiori). Ricordo i primi giorni di scuola con il professore che si presenta ed elenca tutto il programma che si dovrà svolgere durante l’anno con la consapevolezza che già dal primo giorno di scuola “siamo indietro col suddetto programma rispetto alle altre classi” accompagnandolo col costante dubbio “non so se l’anno prossimo ci sarò ancora io”. Di fronte alla sua rettitudine, severità al punto giusto, passione per la materia insegnata, compiti e verifiche come se piovesse, aleggiava dietro di lui/lei un’aura di mistero che portava a chiedermi: che persona è fuori dalle mura scolastiche svestiti i panni dell’insegnante?

Coi social oggi la mia vena investigativa avrebbe potuto concretizzarsi.

ANALISI

Scorrendo tra i miei amici di Facebook, in cerca di un interessante profilo da analizzare, mi sono imbattuta in quello della mia professoressa di francese del liceo. Di lei ho un buon ricordo e mi fa piacere averla tra la mia cerchia di “amici digitali”.

Accedendo al suo profilo anche solo con una veloce occhiata si nota che Rita è una donna di mezza età molto attiva sui social e con una buona padronanza dello “strumento”. Le informazioni su di lei ad esempio sono ben complete e mostrano un curriculum di tutto rispetto con date e anni di permanenza nei vari licei così come dettagliata è anche la parte degli studi universitari conseguiti. In aggiunta si nota che ben esaurienti sono altresì le sezioni relative a libri, film, artisti apprezzati così come in “note” sono state da lei scritte 18 riflessioni su vari argomenti relativi all’attualità, ad autori di letteratura, all’uso della lingua italiana e francese e a momenti di vita personale e come insegnante.

Rita ha quasi 600 amici dei quali ne abbiamo 20 in comune che sono miei compagni di liceo. Deduco dunque che Rita ha piacere (curiosità?) nel sapere “che fine hanno fatto i suoi studenti”, confrontandomi infatti con diversi di questi mi è stato riportato che ricordano di essere stati aggiunti dalla stessa prof. come nel caso della sottoscritta.

Andando più a fondo nell’analisi ho notato come Rita pubblichi almeno un post al giorno indipendentemente se si tratti di un periodo scolastico o vacanziero.

È possibile suddividere in diversi gruppi i vari aggiornamenti da lei postati:

1) POST RELATIVI AI SUOI “CUCCIOLI PELOSI”:

Che sia in casa, al mare, in città, a un pic-nic, Rita porta con sé i suoi due cani che ama alla follia. I post sono soprattutto visuali, lascia infatti raccontare alle immagini e a una divertente frase che riporta il pensiero dell’animale quello che sta accadendo. I post relativi a questa categoria sono sapientemente raccolti da Rita in un album che ad oggi conta 66 like e molti commenti di apprezzamento (soprattutto in forma di adesivi). I post singolarmente variano da un numero di 2 a più di 30 like anche in base alla distanza di pubblicazione e al contesto (catturare lo scatto dell’amico peloso al mare o in auto riscuote maggior successo);

2) POST RELATIVI ALLA PROFESSIONE D’INSEGNANTE:

Dal profilo di Rita si evince una grande passione per il suo lavoro e per i suoi studenti. All’inizio di ogni anno scolastico scrive un messaggio positivo dedicato a tutti gli studenti e i docenti, tagga e viene taggata dai colleghi in foto e link relativi al mondo della scuola come ad esempio quelli sulle riforme della scuola, iniziative teatrali, linguaggi e news dal mondo francofono. I link in particolare non hanno un numero elevato di like, ho infatti notato che ne prendono visione e commentano solo coloro davvero interessati che sono per la maggiore suoi colleghi. L’amore per la scuola e la voglia di insegnare son ben esemplificati da un recente post nel quale Rita ha fatto sapere a tutti che finalmente dopo molti anni di insegnamento non è più precaria:

Ama, infine immortalare e condividere foto di lei e le sue classi in particolari momenti come quello della gita annuale fuori porta o la pizzata di classe di fine anno;

3) PROFESSIONE CASALINGA, “AMORE PER I VICINI” E SPICCATO SENSO UMORISTICO:

Questi tre termini in realtà reputo che possano andare sotto il termine ombrello de Le battute di spirito di Rita. La professoressa infatti rivela uno spiccato senso dello humor in molti post che la raccontano alle prese con dubbie capacità casalinghe, difficoltà di convivenza coi vicini e vita di paese. Questi sono post molto divertenti con punte di ironia tagliente che ricevono molti like (costantemente >4). Solo tre dei tanti esempi che potremmo trovare sulla sua bacheca Facebook sono:

Cosa si evince dall’analisi del profilo Facebook di Rita da un punto di vista psicosociale?

A questo punto dell’analisi entra in gioco innanzitutto un interessante saggio scritto da Sonja Utz, ricercatrice tedesca che ha indagato quanto la funzione del self-disclosure (che in italiano potremmo definire come svelamento, apertura di sé stessi agli altri) nel mondo dei social crea un senso di connessione tra gli utenti. Tradizionalmente la relazione tra un sé e l’altro si solidifica quanto più svelo un mio lato intimo e nascosto. In una piazza pubblica come Facebook ciò può valer soltanto per i messaggi privati mentre il modo in cui mi apro nella mia bacheca virtuale agli altri è particolarmente legato a eventi positivi e a situazioni, frasi, video, divertenti che a pieno titolo creano un senso di connessione testimoniato da like e commenti. Anzi, secondo la studiosa, nei social è più gradito un tipo di self-disclosure positivo e/o divertente piuttosto che uno svelamento di aspetti molto privati che invece vengono percepiti come inappropriati.

Rita è una signora che usa in modo molto attivo Facebook con una qualità dei post nei quali ho ritrovato ciò che la Utz dice nel suo lavoro. I post che infatti ottengono più like, commenti da parte dei suoi amici Facebook sono quelli relativi a eventi positivi (l’inizio di un nuovo anno lavorativo, il contratto a tempo indeterminato,…) e a situazioni divertenti e legate al tempo libero. Soprattutto Rita e il suo lato umoristico confermano e svelano una parte del proprio sé che è una piacevole sorpresa per i propri amici, me compresa che se all’epoca del liceo percepivo unicamente come una sorta di autorità perché mia professoressa, ora, e soprattutto nel contesto social, nulla mi vieta di mettere un like e un emoticon divertente. Quest’ultimo aspetto è inerente al Sé, tema caro alla psicologia sociale. Il Sé è l’insieme delle caratteristiche individuali e intrapsichiche di una persona ossia “come io mi penso”. Diversi sono gli approcci teorici al Sé e, in particolare nel caso del profilo da me analizzato è presente quello della Social Cognition con la definizione di Sé operante, ovvero la rosa di attributi del sé attivati in una specifica situazione.

Io ho per anni conosciuto la Rita professoressa, una donna amante del francese con la punta giusta di severità e capacità di educare al meglio i ragazzi. Attraverso il suo profilo di Facebook però conosco oggi anche una Rita che conferma l’amore per il suo lavoro ma che mostra un lato più casalingo ed umoristico che mi fa sorridere e rende autentica la sua personalità. Il suo Sé comprende tutte queste caratteristiche che lei grazie all’uso del social come specchio della propria vita quotidiana fa conoscere senza mai entrare troppo nel privato ma ci fa anche comprendere come in diversi contesti assumiamo un’identità precisa conosciuta e conoscibile dagli altri.

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