Video-memi. Due esempi.

1. Harlem shake

Raffaele Ravaglia
Social Mustard
3 min readNov 19, 2015

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È l’esempio di un video musicale riutilizzato per un fine diverso e totalmente imprevedibile dall'autore della canzone. Infatti, la parte musicale è stata utilizzata come sottofondo di alcuni video in cui i protagonisti si esibiscono in una “strana danza” sulle note della canzone.

La tipologia di video si è diffusa molto velocemente e sono tantissimi gli esempi di “harlem shake video” sul web.

I protagonisti sono per lo più persone comuni (consapevoli o meno), ma non mancano gli esempi che utilizzano immagini note o riguardanti le celebrità.

Non si può affermare che prevalga il genere “maschile imperfetto”, infatti, spesso e volentieri i protagonisti sono donne.

A seguito della diffusione dei video, è andata aumentando la componente umoristica di questi, spesso tramite l’utilizzo alternativo di video virali già esistenti (es: incidente in motoscafo. Al momento della sbandata parte la canzone).

I video sono strutturati in modo semplice…ma non troppo! Alcuni, tra quelli fatti proprio per quello scopo, hanno richiesto una grande organizzazione da parte dei protagonisti, soprattutto quando le persone presenti nel video raggiungono un numero considerevole di persone.

Ciò che caratterizza maggiormente questo tipo di video è sicuramente la ripetitività: i personaggi cambiano ma la struttura del video rimane immancabilmente la stessa.

2. Sono giapponese.

Durante il “miracolo di San Gennaro” che si ripete ogni anno a Napoli nell’omonima basilica, un giornalista rivolge una domanda a un turista: “Cosa chiedi a San Gennaro?”. Lui, pur non avendo capito la domanda, risponde deciso: “Sono giapponese!”.

L’episodio ha fatto scatenare il popolo del web che ha utilizzato le riprese per produrre una quantità indefinita di video-parodie, tra queste: “Sono giapponese Dubstep Remix”, “Luke, io sono…giapponese!”, “Io so cosa sei…sono giapponese!”, “Homer Simpson — Sono giapponese” e moltissime altre.

Il protagonista è sicuramente una persona ordinaria: un malcapitato turista giapponese che, per qualche strano motivo, assisteva alla celebrazione del santo, molto probabilmente senza alcuna consapevolezza di quello che stesse accadendo.

Il genere “maschile imperfetto” risalta come un raggio di luce nell’oscurità, basta scrivere “sono giapponese” in Google per rendersene conto…

La componente umoristica e la ripetitività (assieme alla semplicità: due parole innescano la produzione di innumerevoli video) sono la base di questo video-meme: la famosa affermazione del turista ripetuta e remixata in tutte le salse possibili!

Da una minima analisi del video scaturiscono due tematiche, trattate in modo molto superficiale (praticamente inesistente), che lo rendono oggetto di una diffusione ancora più rapida: la religione (San Gennaro) e l’etnia (il turista è giapponese se ancora qualcuno non l’avesse capito!).

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