Arianna Moroni
Social Mustard
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3 min readOct 10, 2015

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Vieni a correre con me? Come amare la corsa con Runtastic

Il miglior modo per convincere qualcuno a fare qualcosa è persuaderlo. I media attuano questo processo, conscio e inconscio allo stesso tempo, ogni giorno.

Ogni tipo di comunicazione ci mette di fronte un affordance, ovvero, una risorsa che viene offerta ad un soggetto in grado di coglierla sviluppando effetti che possono essere positivi o negativi.

L’essere umano, infatti, è connotato da una serie di atteggiamenti che lo caratterizzano, questi, però, possono essere mediati dall’elaborazione di stimoli persuasivi forniti dalla comunicazione.

Il design persuasivo può indurci al cambiamento emotivo dei nostri atteggiamenti. Se pensiamo al mondo delle app e dei social mi vengono subito in mente tre esempi di che hanno modificato i miei atteggiamenti fornendomi nuovi spunti:

1) Spotify: applicazione che permette di ascoltare musica gratuitamente grazie alla connessione internet, di condividere i nostri ascolti e le nostre playlist. Da quando la uso, monitorando gli ascolti dei miei amici ho iniziato a esplorare nuovi generi.

2) Instagram: applicazione fotografica che ti permette di scattare foto, condividerle, seguire altre persone e scoprire nuove realtà. Mi ha permesso di avvicinarmi ancora di più al mondo del fitness e dell’alimentazione sana.

3) Foursquare: app basata sulla geolocalizzazione che permette agli utenti di effettuare il check-in in un luogo, vedere se ci sono dei luoghi simili nelle vicinanze, se sono presenti nostri amici e condividere opinioni e consigli sul luogo. Grazie ad un’amica che postava di frequente i suoi check-in su facebook ho scoperto diversi luoghi di ritrovo nella mia zona e ho iniziato a frequentarli.

L’app che sicuramente ha cambiato di più i miei atteggiamenti è stata, però, Runtastic.

Per un periodo di tempo sono stata costretta da un incidente a sospendere le mie attività sportive. Una volta superato il periodo di stop volevo ricominciare a dare un senso alla mia vita sportiva, “inizia con qualcosa di leggero”, mi dissero, “qualcosa come una leggera corsetta”. Io e la corsa eravamo come l’acqua con l’olio, sono sempre stata un’amante degli sport acquatici e l’idea di correre a Milano in mezzo allo smog mi entusiasmava come tre ore di coda in autostrada al ritorno dalle vacanze. Nonostante questo ho sempre creduto nelle seconde possibilità.

Un giorno il mio ragazzo mi disse “scarica Runtastic, è utile, poi con tutte le notifiche che ti manda quando non fai attività ti fa sentire così in colpa che dopo due minuti starai già correndo”.

Giusto per non deluderlo scarico l’app e vado a fare la mia prima corsetta al parco sotto casa, la condivido, in modo che lui sapesse che non baravo.

Dopotutto correre con Runtastic non è poi così spiacevole. Grazie alla geolocalizzazione ti permette di tracciare il percorso, scandendolo di kilometro in kilometro, segnalando calorie bruciate, ritmo, pendenza. Avere ogni km un feedback sui tuoi risultati e un incitamento a migliorare mi ha permesso di avere una guida anti noia e di constatare man mano i risultati che raggiungevo.

Durante la settimana se mi capitava di lasciarmi andare al dolce far niente Runtastic mi ricordava che era ora di correre e che se non lo avessi fatto i miei sforzi precedenti sarebbero stati vani.

L’opportunità di condividere sui social network le mie sessioni mi ha dato anche l’opportunità di ritrovare una vecchia amica, che trasferitasi a Milano nella mia stessa zona ha deciso di accompagnarmi nelle mie serate al parco.

Se è vero che a volte la persuasione ci induce a compiere delle azioni che prima non facevano parte del nostro vivere, è anche vero che non per forza debbano essere negative, adesso…tutti a correre con Runtastic!

Arianna Moroni

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Arianna Moroni
Social Mustard

25 years. Located in Milan. Media management degree with a big interest in digital. Writer, fashion, beauty and music lover. Gym addicted. Tireless dreamer.