L’estate del 2352

[Sogni sulle sedie]

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Sogni sulle sedie

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L’estate del 2352

L’estate del 2352 fu quella in cui maggiormente mi annoiai. Il caldo era oltre ogni temperatura e nessuna donna era rimasta legata alle mie passioni. Così una notte, sofferente per l’insonnia e per l’insolito tremore alle membra, mi decisi a passare per la piazza e poi per il porto e poi ancora fino alla collina alta e quindi nel ritorno in mezzo alla campagna.

Era una campagna senza luce e senza fiammiferi, senza niente che mi dicesse dove andavo.

Nemmeno una sedia.

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