La cena
<<Domani alle 5 finisko al pom.ci ved domani promesso>>
Inviato 8/11/2012–19.16.44
Nove Novembre Duemilanove.
Tre anni come tremila vite. Troppe. Tre anni come nessuna.
Apro lentamente gli occhi, ma non vedo nulla.
La stanza, la sera, l’aria non esistono. Nemmeno io forse.
Solo quel senso di stomaco che urla, solo quel momento di tre anni fa.
Quella sensazione di vertigine, morte, orgasmo.
Mi alzo di scatto, come da un incubo.
Come sudata, ma sulla pelle non sento nulla.
Anestesia epidermica totale, oblio del tatto.
La fame no.
La fame non mi ha mai abbandonato. Ma è passata da piacere della tavola a frenesia di sazietà.
Non mi nutro per sopravvivere, sopravvivo per soddisfare il mio appetito.
Nel successivo sms gli ho dato appuntamento alle venti e trenta.
Mi restano tre ore per riacquistare una parvenza di umanità per la cena.
Umanità per umanità, dente per dente.
Trucco leggero sul viso pallido. Labbra che sembrano vivere una propria vita.
Abito in lungo, calze scure, stivali chiari.
Una nuvola avvolgente di profumo.
Scendo, chiudo la porta.
Lui è già dall’altra parte della strada.
Povero stronzo, lo vedo da qui cosa vuole; e io ho soltanto fame.
Attraverso le strisce.
Che una parvenza di dialogo abbia inizio.
Umanità per umanità.
– Ciao caro.
– Ciao…cara!..Come stai?
– Pizza?
– Ok..pizza. Sai, c’è un mio amico che ha la pizzeria qui vicino. Potremmo…
– Solo una clausola. Non provare a baciarmi.
Silenzio. Mi guarda con occhi confusi, incerto sulla prossima mossa da fare. Non respira.
Povero stronzo, colgo l’attimo: all’improvviso gli sorrido.
Sorrido con occhi narici fossette labbra mani, rido con tutta me stessa.
I suoi occhi tornano a riempirsi di cuoricini e fa per baciarmi.
Ed io lo assecondo, sì, lo abbraccio, mentre chiude gli occhi.
Ormai fingo così bene che anche lui (come tutti gli altri prima di lui) dimentica di guardare la parte più bella del mio sorriso.
Dente per dente.
I miei canini affondano nella carne bianca del suo collo.
Sangue. Sangue che ciba. Sangue che sanguina.
È vertigine, morte, orgasmo.
Per oggi sono sazia.