“Vita sotto il tavolo” di John Strimberg

serena ciriello
Sotto il Tavolo
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2 min readMar 21, 2018

Chi ha amato la distopia della prima ora di Huxley non può non leggere questo testo, un testo sacro quasi, un romanzo che di storia ne ha fuori e dentro le pagine, il vero libro da cui tutto ebbe inizio.
Ma andiamo per ordine.
Di John Strimberg, romanziere prolifico che ha spaziato dal fantasy (“I canti di Elves Nora Urdin”, divenuto testo scolastico obbligatorio nelle scuole del Wircheshire-on-Avalon) al distopico, fino ad approcciare al cyberpunk (con risultati discutibili, come ricorderà chi ha letto “Tu, cyborg”) conosciamo quasi tutto. Sappiamo che da ragazzo ha conosciuto Aldous Huxley durante gli anni della permanenza a Firenze, e sappiamo di un manoscritto, spesso citato, mai trovato — finora — che il giovane Strimberg avrebbe fatto leggere ad Huxley nel 1930, poco prima del suo rientro in patria.
Un manoscritto dal titolo “A brave new Wood”, che nel famoso carteggio tra Aldous e John viene citato spesso, con toni accesi da parte di Strimberg, che avrebbe accusato Huxley di aver clonato (“You cloned it, damn!” ripete spesso l’autore) il frutto della sua fantasia di ragazzo.
Un manoscritto che si pensava essere andato perduto nell’incendio del ’61 che distrusse carte, libri e voglia di vivere di Huxley.
Eppure eccolo, edito da “Le lettere viola” e tradotto in italiano. È un primo Strimberg, non c’è dubbio, uno stile ancora acerbo ma con una visione ben definita di atmosfere e personaggi. Ma “Brave new Wood”- “Vita sotto il tavolo” in italiano — è soprattutto il nucleo da cui è partito il filone distopico così come lo conosciamo oggi. “Il mondo nuovo” di Huxley esce nel 1932, due anni dopo la consegna del manoscritto, e i romanzi trovano molti punti in comune, a iniziare dal titolo, per passare ai personaggi principali: il Selvaggio John, Linda, Bernard, per citarne alcuni, con la sola differenza che nel romanzo di Strimberg questi sono tutti tarli. Non accennerò niente riguardo al finale, titanico e spaventoso, per non rovinare la sorpresa a chi lo leggerà, ma vi avviso: cercate di leggere le ultime pagine dopo pranzo, in un giorno ventoso, alla luce di una lampada al quarzo color rosa salmone. Strimberg avrebbe voluto così.

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serena ciriello
Sotto il Tavolo

Copywriter, translator, crafter, designer and dark chocolate addict.