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Casa della carità
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4 min readJan 31, 2017

Bibliografia internazionale annotata

di Benedetto Saraceno
Direttore scientifico SOUQ — Centro Studi Sofferenza Urbana

Immagine di Jack Lyons tratta da Flickr in CC

1) Ballini L. (2016). In difesa dell’equità nella salute: suggerimenti dalla ricerca. Politiche sanitarie. 17, 1, 52–56.

In Italia gli esperti di sanità leggono poco la letteratura straniera e dunque è apprezzabile il lavoro della Ballini che presenta ai lettori italiani gli importanti risultati della revisione sistematica della letteratura sulle evidenze della efficacia della advocacy in favore della equità in salute. La revisione è stata pubblicata nel 2015 sul prestigioso Milbank Quarterly ed è stata realizzata da L. Farrer e colleghi. Una delle dimensioni piú importanti della advocacy in favore della equità è rappresentata dalla scelta degli interlocutori che devono essere oggetto della advocacy e gli autori sottolineano il ruolo decisivo dei governi e dei donatori che devono essere “educati” ai temi della equità in salute. La revisione sitematica analizza anche le tipologie di messaggi della advocacy: messaggi basati su argomentazioni di giustizia sociale, messaggi basati su argomentazioni economiche e di risparmio e infine messaggi basati su argomenti di sostenibilità ambientale. Infine l’articolo analizza le molteplici barriere che possono limitare la efficacia della advocacy e fra esse prima di tutte quella della pervasività dei modelli neoliberali orientati alla privatizzazione dei sistemi sanitari.

2) UNHCR. Global Trends: forced displacements in 2015. United Nations High Commissioner For Refugees, Geneva 2016.

Si tratta di un fondamentale Rapporto prodotto dall’Alto Commissariato ONU per i Rifugiati. Nel 2015 si calcola che ogni minuto, 24 persone sono state costrette a fuggire dal loro paese, ossia 34.560 persone ogni giorno per un totale di 12.614.400 rifugiati in un solo anno. 63 milioni di rifugiati si contavano alla fine del 2015 e, segnala il Rapporto, troppi sono quelli che sono morti in mare o che giunti in terraferma vengono bloccati alle frontier. Il Rapporto fornisce dati aggiornati, precisi e affidabili sui paesi di origine dei rifugiati e sui paesi in cui vengono accolti (peraltro mostrando come la grande maggioranza dei rifugiati non sia in Europa malgrado l’isteria dei paesi europei che gridano alla invasione dei migrant). Si tratta di un documento utilissimo per contrastare la informazione falsa o approssimativa che caratterizza sia i mezzi di comunicazione sia il discorso della politica. Un utile strumento di lotta e di conoscenza.

3) United Nations. Transforming our world: the 2030 agenda for sustainable development. United Nations, New York 2015.

Si tratta dello storico testo approvato dalla assemblea delle Nazioni Unite nel 2015 che costituisce il “seguito” dei Millenium Development Goals (MDGs) che terminavano appunto nel 2015. Il lungo testo vale la pena di essere letto per intero poichè rappresenta il piú autorevole documento che esprime lo sforzo collettivo dei paesi per promuovere sviluppo sostenibile. Ovviamente il linguaggio bilanciato e a tratti generico dei documenti ONU puó urtare i non addetti ai lavori ma in verità il testo è una miniera di importanti affermazioni e di spunti per sviluppare programmi locali, nazionali e globali. Vengono identificati 17 Obbiettivi di Sviluppo Sostenibile (Sustainable Development Goals) e 169 “Targets. Ecco la lista dei 17 Obbiettivi (SDGs):
• SDG 1: Terminare con la povertà in tuttte le sue forme e ovunque
• SDG 2: Terminare con la fame e pervenire a una alimentazione sicura, a una nutrizione migliore e una agricoltura sostenibile.
• SDG 3: Assicurare la salute per tutti e la promozione del benessere a tutte le età
• SDG 4: Assicurare educazione inclusiva e di qualità per tutti
• SDG 5: Raggiungere la eguaglianza di genere e promuovere il potere delle donne e delle ragazze
• SDG 6: Assicurare l’accesso all’acqua e ai servizi igienici per tutti
• SDG 7: Assicurare l’accesso per tutti a fonti di energia economica, sicura e sostenibile
• SDG 8: Promuovere crescita economica sostenibile e inclusive e lavoro decente per tutti
• SDG 9: Promuovere infrastrutture resilienti, industrializzazione sostenibile e innovazione
• SDG 10: Ridurre le disuguaglianze nei pesi e fra i paesi
• SDG 11: Rendere le città sicure, inclusive e sostenibili
• SDG 12: Assicurare modelli sostenibili di produzione e consumo
• SDG 13: Agire urgentemente per combattere il cambiamento climatico e le sue conseguenze
• SDG 14: Conservare il mare e le sue risorse
• SDG 15: Gestire in forme sostenibili le foreste, combattere la desrtificazione e arrestare la perdita della biodiversità
• SDG 16: Promuovere società giuste, pacifiche e inclusive
• SDG 17: Rivitalizzare le partnerships globali per lo sviluppo sostenibile.

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