Lo strano caso del Saanish Norman

Luca Silenzi
spacelab
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2 min readMar 21, 2013
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Non posso dire di essermi appassionato più di tanto agli ultimi progetti di Sir Norman Foster, sempre più occupato in commesse multimilionarie su invito, quando non a vincere concorsi, con una immensa struttura professionale alle sue dipendenze: già da tempo il baronetto ha varcato il confine dell’architettura per entrare nel remunerativo e dispersivo mondo dell’engineering, in cui forse c’è poco spazio per la poesia e per la ricerca. Buon per lui, ci mancherebbe: sempre meglio un Foster che non altri anonimi esempi di stile internazionale di terza mano.

Ma la scorsa settimana il nostro se n’è uscito con un’opera piuttosto fuori dal suo ordinario. Si tratta di una eterea pensilina ombreggiante sul waterfront di Marsiglia, uno dei landmark che ne rafforzano lo status di Capitale Europea della Cultura 2013, oltre che il primo esito della complessa operazione di facelift dell’area portuale firmata dallo studio londinese. L’apparentemente gracile copertura di 46x22 metri (1.000mq), oltre che fare ombra ai visitatori del porto marsigliese nelle ore più calde, ospiterà eventi, spettacoli e anche un piccolo mercato all’aperto. Dal Lorem Ipsum di Foster in occasione dell’inaugurazione:

“I know the harbor at Marseille well, and it is a truly grand space. […] Our approach has been to work with the climate, to create shade, but at the same time to respect the space of the harbor — just making it better.”

Certo poteva anche dire, per completezza:

“Ero rimasto affascinato dal Serpentine Pavilion di SANAA del 2009, e ho voluto riproporre il tema della lastra specchiante priva di spessore su pilotis reprimendolo in una forma stereometrica più vicina alle mie corde.”

Norman Sejima

Quest’opera, molto ben realizzata, ha comunque un suo fascino, oltre che proporzioni più “monumentali” rispetto al prototipo di SANAA. C’è da vedere se le frequenti pulizie necessarie alla superficie specchiante in acciaio inox — siamo in riva al mare, con le relative complicazioni climatiche: umidità/salsedine/depositi calcarei — nel tempo non ne compromettano l’effetto. Quì il link al progetto sul sito di Foster + Partners.

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Luca Silenzi
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Spacelab founder+director | Featured in Biennale Architettura Venezia w/curatorial project State of Exception | SpacelabZero mastermind