Credit: ESA/Hubble & NASA

La galassia di Seyfert IC 5201

Una galassia a spirale barrata nella costellazione della Gru

Michele Diodati
Spazio Tempo Luce Energia
2 min readDec 20, 2016

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La galassia visibile nell’immagine, ripresa in tutta la sua magnificenza dal telescopio spaziale Hubble, è IC 5201. Fu scoperta da Joseph Lunt nel 1900 dall’osservatorio astronomico di Città del Capo, in Sudafrica. Si tratta dunque di un oggetto visibile dai cieli dell’emisfero meridionale della Terra.

IC 5201 si trova nella costellazione della Gru, a una distanza di poco più di 31 milioni di anni luce da noi. È una galassia a spirale barrata come la Via Lattea: il nucleo galattico non possiede cioè una forma circolare, ma allungata, vagamente simile a una nocciolina. Non solo la forma generale, ma anche le dimensioni sono simili a quelle della nostra galassia: il diametro di IC 5201 è infatti intorno ai 100.000 anni luce, come quello della Via Lattea.

La dettagliatissima immagine di Hubble, ottenuta con lo strumento ACS (Advanced Camera for Surveys), mostra una galassia con bracci a spirale punteggiati da brillanti ammassi di stelle blu, segno di una recente attività di formazione stellare, sostenuta dalla presenza di grandi riserve di gas e polveri.

IC 5201 è classificata come una galassia di Seyfert di tipo 2. Il nome si deve all’astronomo Carl Keenan Seyfert, autore di uno studio pionieristico del 1943, basato su un campione di sei galassie con caratteristiche analoghe a IC 5201.

Le galassie di Seyfert sono per la maggior parte spirali e sono contraddistinte da spettri che presentano forti righe di ionizzazione del gas contenuto nelle loro regioni centrali. L’eccitazione del gas è dovuta alla potente radiazione emessa dai nuclei attivi di queste galassie, di cui è responsabile un buco nero supermassiccio centrale.

La materia in caduta verso il buco nero finisce sul disco di accrescimento che lo circonda, che, ruotando ad altissima velocità, produce fiumi di radiazione. I fotoni altamente energetici emessi dal disco di accrescimento fotoionizzano il gas nei parsec centrali delle galassie di Seyfert, producendo le peculiari righe spettrali che caratterizzano queste galassie.

Tra le Seyfert di tipo 1 e quelle di tipo 2 non esiste una differenza sostanziale di struttura. Si pensa che le differenze spettrali tra i due tipi siano dovute unicamente al differente orientamento dei loro nuclei attivi rispetto al nostro punto di osservazione.

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Michele Diodati
Spazio Tempo Luce Energia

Science writer with a lifelong passion for astronomy and comparisons between different scales of magnitude.