martedì, 21 maggio 2019

Un mosaico di campi profondi / La nebbia delle stelle e il grande vuoto / La migrazione delle vagabonde blu

La newsletter di Spazio Tempo Luce Energia

Michele Diodati
Spazio Tempo Luce Energia

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Un frammento del primo campo profondo ripreso da Hubble a dicembre 1995 con lo strumento WFPC2. Tranne un paio di stelle della Via Lattea, tutti gli oggetti visibili nell’immagine sono galassie [Robert Williams / Hubble Deep Field Team (STScI) / NASA]

Hubble Legacy Field, il campo profondo più grande mai realizzato

Un gruppo di ricercatori ha assemblato circa 7.500 osservazioni profonde del telescopio spaziale Hubble in un’unica immagine che contiene 265.000 galassie e la storia di 13,3 miliardi di anni di evoluzione galattica.

La nebbia delle stelle e il grande vuoto

Tutte le stelle che sono esistite dall’inizio dell’Universo a oggi hanno contribuito a formare una lievissima “nebbia” luminosa che pervade lo spazio in ogni direzione: la EBL. Studiando questa radiazione “fossile”, un gruppo di scienziati usò nel 2012 il conteggio dei raggi gamma provenienti da 150 blazar per calcolare la densità stellare media dell’Universo. Venne fuori un numero incredibilmente basso: appena 1,4 stelle per 100 miliardi cubici di anni luce.

La migrazione delle vagabonde blu

L’età dinamica di un ammasso globulare non sempre corrisponde alla sua età cronologica. Secondo uno studio condotto da ricercatori italiani, questi antichissimi superstiti dell’Universo primordiale possono andare incontro a due destini molto diversi: o mantenersi indefinitamente giovani oppure invecchiare in modo catastrofico, con il repentino collasso del nucleo, causato dallo sprofondamento degli oggetti più massicci verso il centro dell’ammasso.

L’universo si spegnerà lentamente

Intorno a 11 miliardi di anni fa le galassie raggiunsero un picco di formazione stellare mai più eguagliato. Da allora in poi il tasso di formazione stellare non ha fatto che declinare inesorabilmente. I dati di cui disponiamo suggeriscono che in futuro, se anche dovessimo attendere per l’eternità, non vedremo formarsi in totale che un ulteriore 5% di stelle.

Dall’archivio di STLE:

La legge di Hubble-Lemaître

Per la prima volta nella storia, una risoluzione della International Astronomical Union propone di cambiare il nome di una legge fisica, quale doverosa seppur tardiva forma di riparazione per i meriti intellettuali e morali del matematico e astronomo belga Georges Lemaître.

Spazio Tempo Luce Energia fornisce approfondimenti su argomenti di astronomia e cosmologia, basati sui contenuti degli studi pubblicati sulle principali riviste scientifiche.

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Michele Diodati
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Science writer with a lifelong passion for astronomy and comparisons between different scales of magnitude.