Dies irae

Federico Ruysch
Square Coffee
Published in
1 min readDec 20, 2015

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Illustrazione di www.federicamiglio.com

Ho accolto un mostro dentro di me.
E questo mostro l’ama e la distrugge.

Consola i suoi terrori e nutre le sue carni, quando esanime il suo corpo giace, all’ombra di quel panico che la incatena dall’infanzia, e che incombe dal fondo marino dei suoi occhi color del temporale.

Eppure, quando ella vola, corre, e si divincola… io mordo.
E non chiamate terapia questa tortura.

È solo il lento modo che ho d’uccidere me stesso e mia sorella. Dandole ciò che le fu tolto, e togliendole ciò che le ho dato, e che mai avrà…

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