Dietro le quinte del rebranding di Stamp

Stefano Fontolan
StampBlog

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A partire da oggi, Stamp cambia faccia. Dopo mesi di lavoro, abbiamo dato avvio stanotte alla prima parte del nostro rebranding, rilasciando il nuovo sito internet di Stamp e il nuovo design per le nostre pagine social.

Perché avere un brand

Fin dai primi giorni di Stamp, avevamo immaginato che la piattaforma in sviluppo dovesse andare oltre il semplice servizio b2b delle vecchie agenzie di tax refund. La sua vocazione era invece quella di affacciarsi su due sponde, e parlare a business da un lato e ai clienti finali dall’altro: i milioni di viaggiatori in cerca di un servizio tax free al passo con i tempi e con le proprie esigenze.

Con questo nuovo modello di marketplace, novità assoluta nel tax free shopping, nasceva quindi la necessità di avere un brand corrispondente, capace di comunicare valore su entrambi i lati. Ma quando si crea un’azienda da zero in pochi mesi, come nel nostro caso, le cose da fare sono tante e il tempo per farle troppo poco. In pochi giorni disegnammo un branding semplice, facilmente replicabile, colorato e gioioso, con un logo — tre cerchi colorati — e una font standard: così abbiamo cominciato.

Un’identità che dopo due anni di onorato servizio ci ha portato il più in là possibile aprendo la strada a una nuova fase. Una fase che guarda ora alla maturità e allo scale-up dell’azienda, e che chiama in supporto un branding completamente nuovo, disegnato dallo studio Xxy, che avviamo oggi.

La nuova identità

Il lavoro è stato, e continuerà ad essere, arduo: conciliare le esigenze dell’online con il gusto elegante degli interni delle migliori boutique, l’anima più punk e disruptive di Stamp con quella del retail.

Partendo dal logotipo, Stamp si trasforma in una font sans-serif chiara e massiccia, della famiglia Moderat, flessibile abbastanza per offrire possibilità in tutte le occasioni di uso del brand che non abbiamo ancora previsto, tema frequente per un servizio con un background così complesso come Stamp.

Per lo stesso principio, anche gli elementi grafici sono stati limitati. Il messaggio di Stamp è forte, grida di per sé, senza bisogno di eccessi illustrativi: compra Duty free in città, vendi di più ai clienti stranieri. La nostra S leggermente ruotata continua a dare quel graffio che ci rende unici e riconoscibili.

Infine la palette colori: deve saltare all’occhio ma essere elegante abbastanza da poter essere esposta all’interno delle boutique. Da evitare assolutamente è il pugno nell’occhio: ad esempio, chi mai metterebbe nel suo negozio display e vetrofanie giallo canarino, arancia o verde pisello? Hmm, come non detto … :)

Optiamo per il rosa chiaro e un navy profondo, una coppia estremamente elegante, mentre l’hero color, ovvero il colore più rappresentativo che sottolineare i messaggi chiave, è un rosso stemperato o se preferite un “salmone on steroids”, che ricorda il celeberrimo Rausch di Airbnb.

Questo brand ci proietta nel futuro ed è solo una delle novità radicali che puntiamo a rilasciare quest’anno, che rivoluzioneranno non solo Stamp, ma siamo certi anche l’intero mondo retail grazie alla fiducia che migliaia di utenti e negozi ci concedono ogni giorno.

See you later on stampit.co !

Stefano Fontolan

cofounder

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