Fatture elettroniche tax free, STAMP: successo per la PA e la concorrenza,
nonostante le resistenze delle multinazionali

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2 min readSep 4, 2018

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Sabato 1 settembre, a due anni dalla legge, dopo 9 mesi di proroga e 4 mesi di fase di test, è entrato in vigore l’obbligo di Dogana digitale e fatturazione elettronica per il tax free shopping, le vendite di beni esenti IVA ai residenti extra-UE.

I primi giorni della riforma si sono rivelati un successo per il sistema sviluppato dall’Agenzia delle Dogane, che ha retto bene l’incremento esponenziale delle richieste e stabilito un nuovo record per la PA digitale italiana. In questo modo infatti, non solo l’Italia emula sistemi simili già in uso in altri paesi Europei, ma vi si pone all’avanguardia grazie all’innovazione di OTELLO 2.0.

“Ci congratuliamo con il nucleo tecnologie delle Dogane di Teresa Alvaro, da pochissimo nominata a capo dell’AGID, e la Sogei, che hanno sviluppato un sistema solido arrivando prima e meglio di tanti privati su questa fondamentale riforma digitale, smentendo nei fatti le fake news fatte circolare questa estate, che volevano il sistema non pronto — commenta Stefano Fontolan, cofondatore di Stamp, divenuta in poco tempo riferimento digitale del mercato tax free. — Anche Stamp ha funzionato perfettamente.
Ci stupisce invece che a legge già avviata, e dopo un anno di tempo per adeguare tutti gli esercenti partner al nuovo sistema, i due principali operatori del tax refund, ovvero gli intermediari di rimborsi parziali dell’IVA ai turisti, invece di garantire il servizio cerchino un ulteriore rinvio della riforma agendo dietro le quinte del Parlamento e premendo sul direttore uscente dell’Agenzia delle Dogane, Giovanni Kessler, pur comunicando pubblicamente
entusiasmo per questa innovazione. Lo rivela uno scambio di lettere pubblicato dall’agenzia Il Velino, nel quale lo stesso direttore offre una sponda alle richieste pressanti di questi operatori, contraddicendo apparentemente l’impegno di anni della sua stessa struttura. Speriamo in entrambi i casi si tratti solo di un equivoco. Noi siamo invece convinti che un nuovo rinvio, e per di più retroattivo data la normativa già in essere, non avrebbe alcuna
motivazione obiettiva e nuocerebbe gravemente alla riforma minandone la credibilità. Ci auguriamo invece che questo fondamentale cambiamento sia l’occasione per rendere il mercato tax free, fino a oggi ristretto a pochissimi grandi operatori, più efficiente, trasparente
e democratico”.

Stamp, nata nel 2017 a Milano, è stata la prima società ad integrarsi alla fattura elettronica Otello 2.0 per il tax free, garantendo l’emissione di questa fatture gratuitamente già da maggio ai propri negozi partner, e divenendo In pochi mesi il punto di riferimento del tax free digitale in Italia. Il punto di forza comunicato dall’azienda tecnologica è di trasformare ogni negozio in un Duty free in città, eliminando carte code e commissioni, a vantaggio dell’attrattiva turistica di commercianti e sistema paese.

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