Balderton Capital e Connect Ventures incontrano le startup italiane: ecco com’è andata
un incontro tra due fondi inglesi e oltre 100 startup italiane
La settimana scorsa abbiamo ospitato un evento che riteniamo siginificativo per la community di startup italiane. Negli ultimi cinque anni la scena imprenditoriale italiana è cresciuta: l’Italia può vantare un tessuto imprenditoriale sviluppato, basato anche su una tradizione importante di piccola impresa nel nostro paese, che però non è ancora adeguatamente supportato dal capitale di rischio.
Questo tessuto imprenditoriale, ricco di talenti e competenze, è però capace di attrarre l’attenzione di fondi stranieri.
In questo contesto si inserisce l’incontro dello scorso giovedì 14 luglio con Balderton Capital e Connect Ventures, due fondi di investimento affermati sulla scena londinese rispettivamente di Series A e Seed, sono infatti venuti a conoscere le startup italiane.
L’obiettivo dei due fondi era quello di incontrare migliori fondatori di startup italiane e condividere con loro suggerimenti, consigli ed i criteri che stanno alla base delle decisioni di investimento. “Con questo evento, vogliamo alzare il tiro —dice Anna Boffetta, Early stage investor di Balderton Capital— aprire la scena tecnologica italiana agli investitori internazionali e dare ai fondatori italiani un posto di primo piano nel panorama europeo”.
Le startup hanno aderito numerose, con la partecipazione di oltre 100 fonder della community milanese. Nella prima parte dell’incontro Anna Boffetta di Balderton Capital, Pietro Bezza e Bill Earner di Connect Ventures, e Benedetta Arese Lucini, advisor per diversi fondi di investimento e founder di Oval Money, startup nel settore fintech, si sono confrontati in un panel moderato da Stefano Bernardi Co-Founder and Partner @Mission and Market, YC alumni. Si è discusso di geografia dell’innovazione: esiste un posto dove è meglio inziare una startup? e quanto incide il luogo in cui la startup è collocata con la sua valutazione?
Nella parte successiva della giornata i partecipanti si sono divisi in due gruppi per le Open Office Hours: incontri 1 to 1 tra alcune startup selezionate e i rappresentanti dei due fondi. Gli incontri erano aperti, in modo che ciascuno ha potuto imparare dai feedback e dai suggerimenti che i fondi hanno dato alle startup intervistate.
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