Argentina: Toty, musicista e fotografo

G.Luna Imagemaker
#iorestoacasa #StayAtHome
4 min readApr 2, 2020

Le foto che condivido provano a mostrare un po’ come l’isolamento causato da questa pandemia agisce su di me e immagino su molte delle persone che vivono da sole.

foto: Alejandro “Toty” Calore

Mi chiamo Alejandro, Toty per gli amici.
Ho 31 anni, sono musicista e fotografo argentino: amo molto l’arte in generale.
Mi sono trasferito da poco a Rosario, la più grande e popolosa città della provincia di Santa Fe, in Argentina. Qui vivo da solo in un appartamento senza balcone o patio, con tutto ciò che questo implica. Sono cresciuto sempre in luoghi circondati da piante, animali, natura e la mancanza di tutto questo è quello che mi sta pesando di più in questa nuova tappa della mia vita.

Immagini dei “diversi modi di essere in isolamento con me stesso”

Questo lock-down mi sta mettendo alla prova, non sapendo dove andare o cosa fare, in mezzo a grandi cambiamenti nella mia vita. Di solito, oltre le mie attività lavorative, ho delle routine che mi tengono attivo, come andare a fare una passeggiata, uscire per scattare foto, uscire in bici.

Ecco USCIRE è quello che mi manca di più. Essere in grado di uscire per liberare la mente, camminare lungo il lungomare del fiume Paraná, osservare le persone, inventare una storia mentre passano, vedere un edificio che attira la mia attenzione e segnarmi l’indirizzo per tornare a fotografarlo.
Le riunioni di famiglia, sebbene non strettamente settimanali, erano il mio punto d’interruzione della routine quotidiana: il godermi, a modo mio, il fatto di essere circondato dalla famiglia, dai miei nipoti, dai miei fratelli, dai miei “vecchi”.

foto: Alejandro “Toty” Calore

Col passare dei giorni, cerco di trovare attività che risvegliano la mia creatività, anche se non ho sempre successo. Mi mantengo occupato dedicando qualche ora al mio lavoro, pulendo casa, sistemando, cucinando, oltre ad ascoltare continuamente musica. Quest’ultima per me è la chiave per distrarmi e per tenermi occupato mentalmente.

Le foto che condivido provano a mostrare un po’ come l’isolamento causato da questa pandemia agisce su di me e immagino su molte delle persone che vivono da sole. Come quando arriva quel momento della giornata in cui mi ritrovo a parlare con me stesso, e anche a discutere accaloratamente per dei fatti obiettivamente insignificanti.

Non tutto è roseo: in molti momenti della giornata la depressione, per non essere in contatto con i propri cari o non poter uscire all’aperto, è pesante. Anche qualcosa di semplice, come fare il bucato, può diventare un fattore scatenante per farti realizzare che siamo insignificanti e minuscoli nel mondo.

foto: Alejandro “Toty” Calore

L’idea di scattare diversi tipi di foto in cui appaio più volte, mi è venuta in uno di questi momenti. Mi considero una persona instabile, distratta e soprattutto con un’alta mutabilità degli stati d’animo. Quello che cerco di rappresentare nelle foto è il dover affrontare tutti i miei modi di essere, tutti i giorni, rinchiuso in un appartamento, isolato con me stesso.

Pensando al dopo…

Ho la sensazione, la speranza, che se questo finirà “bene” (nella misura del possibile) saremo tutti un po’ più coscienziosi e consapevoli. L’importante è non pensare che siamo il centro dell’universo e che tutto ciò sia causato dall’errore umano, ma capire che siamo parte di qualcosa di più grande e che questo è semplicemente uno schiaffo collettivo in faccia. La prova sarà se impariamo la lezione o continuiamo a fare gli stessi errori.

Rendersi conto che ciò che è importante non è lo status economico, sociale, politico, religioso o qualcosa del genere, ma poter guardare qualcuno in faccia, essere in grado di abbracciare quella persona e dire che la amo, senza pregiudizi o paura: comprendere che l’essenziale è nel semplice, nel quotidiano. Ma soprattutto capire che siamo così insignificanti che una semplice azione può destabilizzare e disarmare tutto ciò che abbiamo costruito.

Non appena tutto questo finirà, la prima cosa che farò sarà una passeggiata, fare un respiro profondo ed essere grato per la lezione e per tutto ciò che ho imparato. Tornerò al lavoro, a fare shopping, a visitare amici e parenti, ma con la sensazione che non dovrei (non dovremmo) dimenticare che la vita è effimera e che dobbiamo imparare a valorizzare e goderci il semplice, l’essenziale.

foto: Alejandro “Toty” Calore

#iorestoacasa ma… restiamo uniti e umani

“Stare insieme a distanza” per me rappresenta in gran parte la lezione che tutti nel mondo devono imparare: essere più uniti, più attenti al prossimo, chiunque sia, e godersi la vita semplice e quotidiana.

Come musicista e artista in termini generali, l’unica cosa che posso raccomandare per questi momenti che trascorriamo è appoggiarsi all’arte, in qualsiasi modo. Ascoltare la musica, leggere un libro, dipingere, scrivere, disegnare: usare il tempo che abbiamo come uno strumento per connetterci con il lato più puro del nostro essere.

Sito di riferimento per aggiornamenti ufficiali COVID-19:

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G.Luna Imagemaker
#iorestoacasa #StayAtHome

Fotografo e videomaker freelance italo — argentino. Racconto storie di forte contenuto sociale.