Da Roma (Italia): Ortensia, attrice e performer

G.Luna Imagemaker
#iorestoacasa #StayAtHome
4 min readApr 8, 2020

Dissacrazione pandemica per giornate pericolose

Quando proposi ad Ortensia di scrivere riguardo la sua esperienza in questi giorni di lockdown, mi chiese subito se poteva scrivere un testo “fuori dal solito format” domanda/risposta…

Non toccarti gli occhi
Non metterti le mani in bocca
Né nel naso
Lavati per bene e mangia sano

Perché invece prima? Non le facevo anche prima queste cose? Prima, prima di cosa? Io chiamo Prima ciò che non è più presente, ma è ormai passato. E quindi Prima, è prima di Ora.

Bevi té caldo, ma non troppo caffè
Copriti e non prendere freddo
Ce li hai i soldi
Chiudi le finestre
Lava, lava tutto e spesso

Perchè prima?
E ora, invece?
Mi sveglio / colazione / studio / esci, ma no non puoi uscire / pranzo / caffè e té, uno dentro l’altro / studio / lavoro / amici, no, non più fuori, dentro casa, a distanza / studio / colazione / amore / caffè / lavoro, in casa / cena e film / poi dormi e risvegliati

È un casino, dannazione, è tutto mischiato. Così come i tempi, Fuori è Dentro e Dentro è Fuori.
Ma cos’è?
Dicono che non puoi uscire, è consentito solo per la spesa, solo per prima necessità. E l’aria allora? Non è una nostra necessità?
Dicono che è una guerra. È guerra questa? Dannazione.
Lo é sempre stata, e mai lo sarà.

Prima è Ora e Ora è Prima.
Però dico, non sono una santa, ma sì, studiavo prima / mi allenavo anche prima / sì, mi svegliavo presto anche prima / sì per recitare disegnare suonare dipingere ballare giocare leggere, anche prima.

Ora lo faccio, giuro, faccio tutto, quando voglio, ma lo faccio diverso.
In una casa non mia con una sola persona oltre queste quattro mura, niente mamma e niente papà.
I vestiti su un letto che chiami “cabina armadio” e le lavatrici che segui passo passo sulle istruzioni.
Se solo non me ne fossi andata via di casa ad inizio Marzo, tutto sarebbe tremendamente uguale per me, e indissolubilmente diverso.

Ora è Prima, e Prima è Ora
Non dico che non sia cambiato nulla, anzi, ho fatto un salto a pie pari con la convivenza. Da zero a cento, direttamente in quarta.
Quindi non dico che non sia cambiato nulla. Dico che cambia sempre tutto qui, è un sali-scendi tra il cielo e la terra. È ristagno, è moto, è quiete, è flusso, è vita.
Dico che é tutto uguale, sono sempre io, in un mondo che amo e odio, in un corpo che amo e odio, in un modo che amo e odio.
Dico che è tutto diverso, diversa la misura, diverse le regole del gioco, solo un po’ più simili di quelle di ieri e dell’altro ieri, più dissimili da quelle di un mese fa.

Qui cambia tutto e non cambia nulla, come l’anno scorso, come l’anno che verrà.

Ma manca uscire, manca l’aria e non lo nego. Mancano gli amici, gli abbracci e gli sguardi. Manca l’ignoto dietro l’angolo, manca il profumo dei venti, manca l’amore che esce di casa.
Qui dentro, è vero, manca il pericolo, e ci nascondiamo.
Pericolo che forse è solo ridotto e astratto, ai nostri occhi che non possiamo più toccare.

È tutto finto, irreale e invisibile, e, ti dirò, lo è sempre stato e sempre lo sará

Perciò ecco:
Non smettere
Continua
Ascoltati, come Prima
Temiti, come Prima
Non scordarti di te
Prima come Ora
Ora come Prima
Odiati, Che fa bene
E per favore,
Amati

Ortensia Macioci, 23 anni. Roma, Italia

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G.Luna Imagemaker
#iorestoacasa #StayAtHome

Fotografo e videomaker freelance italo — argentino. Racconto storie di forte contenuto sociale.