Dalla Georgia (Caucaso): Nino, studente universitaria
Nino è una ragazza georgiana, ha 20 anni. Vive ed studia a Tbilisi, capitale della Georgia. Appena sono iniziati i contagi lei è tornata a casa dei suoi genitori in campagna (Shavshvebi), dove vive in questo momento. Il 26 febbraio c’è stato il primo caso riportato ufficialmente nel paese.
Nino Otinashvili, ha 20 anni
Il mondo non sarà più com’era. “Il virus lo ha completamente cambiato. Non importa se sei uno scrittore, un artista, un calciatore, un politico, un uomo d’affari o solo un cittadino, tutti sono in pericolo.
Ognuno di noi sta cercando di seguire le regole per sconfiggere questa epidemia. È passato già più di un mese da quando tutti abbiamo cercato di isolarci, inclusa me stessa.
Ho sempre pensato di avere una vita noiosa, ma ora è cambiato tutto. Adesso capisco che la mia vita è stata molto più divertente e colorata di adesso. Essere a casa costantemente è molto difficile. Ora stiamo studiando e lavorando attraverso Internet, non è poi così male, ma è davvero noioso. Mi manca spesso comunicare con le persone. Mi manca l’università, le lezioni, gli auditorium affollati, le strade e il parco dove incontravo gli amici. Di solito in tempi “normali”, anche se sono stanca, cerco di passare la serata con gli amici ed il fidanzato. Tbilisi è molto bella la sera, perchè ci sono molte persone per strada. A volte mi manca passeggiare per Rustaveli, (la via centrale di Tbilisi), dove trovi tantissime persone, estranei, amici, giovani, anziani, turisti, musicisti di strada che si godono le serate all’aperto.
Ora posso solo vederli su YouTube. È difficile per tutti abituarsi a questa situazione, ma penso che tutto finirà presto. Nel frattempo, possiamo passare molto tempo con le nostre famiglie, leggere libri, disegnare, ascoltare musica, guardare film, cucinare deliziosi pasti e scoprire talenti in noi stessi che non sapevamo di avere. Durante questo periodo sto leggendo molti libri e sto guardando molti film straordinari, prima non avevo il tempo di farlo.
Passo molto tempo a dipingere, a volte anche sui muri della mia camera da letto.
Quindi, quando l’epidemia sarà scomparsa, saremo di nuovo felici, anzi, magari, più felici di prima. Quando sconfiggiamo l’epidemia apprezzeremo ogni minuto, andremo spesso a fare una passeggiata, ci preoccuperemo l’uno dell’altro, ameremo di più e abbracceremo coloro che amiamo.
