#iostestoacasa #StayAtHome - Storie di lockdown
L’IDEA
La vita sociale sospesa ha portato tutti noi a trovare modi nuovi per esser vicini, anche se distanti: il tempo “ritrovato” ci ha dato la possibilità di sentire amici lontani, in barba ai fusi orari o ai ritmi serrati del lavoro e dei mille impegni che inseguivamo.
Così, da una chiacchierata tra amici, è nata l’idea che proprio queste nostre nuove quotidianità potevano essere il modo per rimanere vicini, raccontandole. Tutto è iniziato con semplicità e anche per questo si è scelto un “luogo” semplice per accoglierle, come la piattaforma Medium, nella pubblicazione #iorestoacasa #StayAtHome .
PARTECIPARE
Partecipare è semplice, basterà raccontarci il vostro lockdown e per farlo si è pensato a uno schema di domande guida che vi aiuteranno a tracciare la giornata.
Come?
Potete scegliere tra:
- compilare il modulo Google cliccando qui per la versione in italiano o qui per la versione in inglese;
- scaricare lo schema di domande a questo link, in italiano o in inglese, e inviare le vostre risposte via email a stayathome.but@gmail.com;
- contattarci via email (stayathome.but@gmail.com) o sulla pagina Facebook dedicata, iorestoacasa StayAtHome, per un’intervista telefonica;
- entrare nella squadra: se invece vorrete mettervi alla prova scrivendo di vostra penna la storia, realizzando interviste o proponendo altre forme di racconto, contattateci sempre via email stayathome.but@gmail.com e sarà un piacere fare una chiacchierata per conoscerci e avervi a bordo.
LO SPIRITO E LA FINALITÀ: UN MOSAICO DI STORIE
Qual è il fine? Semplice: restare uniti anche se distanti.
La distanza sociale, dettata dall’emergenza, rischia di allontanare l’occhio della mente e del cuore dall’altrui quotidianità, quando potrebbe invece farci inventare e pensare nuovi modi per essere vicini, ma soprattutto capire quanto nel far rete e costruire una comunità solidale forse non ha funzionato. Insomma cercare insieme di vincere pensieri e preoccupazioni che ognuno di noi ha per il dopo, condividendoli, ma anche mettendo le nostre giornate a sistema per uscirne insieme, tutti senza lasciare nessuno indietro.
Ecco, chiacchierando con un’amica mosaicista, è nata spontanea la definizione di “mosaico di storie” .
Un abbraccio per ora “sospeso”!