Hic Sunt Leones
Domenica (2020–12–13) Lauren e io, non paghi delle 3 ore a 11.7C (53F) del giorno prima, siamo tornati alla Baia per un’oretta sciolta. Non sapevamo che ci attendeva una avventura!
Il tempo era grigio, una classica mattina a San Francisco, ma l’acqua era liscia come l’olio e la marea debole, quindi decidiamo di avventurarci verso Fort Mason, 1.2 km (3/4 di miglio) a Ovest della nostra spiaggia abituale.
Fort Mason é un conglomerato di tre docks su tre moli paralleli che si estendono come i rebbi di una forchetta. Dalla nostra “Cove” nuotiamo verso Gas House, il porticciolo dove le barche fanno il pieno di carburante. Notiamo un Leone Marino poco distante, e decidiamo di nuotare più vicini del solito per evitare di separarci. Sulla via del ritorno, arrivati al molo centrale due enormi maschi di Leone Marino sbucano dall’acqua di fronte a noi, a meno di 5 metri di distanza!!!!
Il nuoto in acque aperte é per sua natura uno sport selvaggio, e la Fauna marina é sempre presente, dopotutto siamo noi ad essere gli intrusi.
Ovviamente tutti pensano agli squali, ma in realtà il rischio di incontrare uno squalo é di solito minimo: gli squali sono molto territoriali e seguono pattern stagionali ben definiti. In certe località é quasi assicurato incontrarli (e.g. la famigerata Aptos Beach in Santa Cruz, l’arcipelago delle Farrallon, etc..), ma l’Oceano é grande e gli squali non sono in cerca di carni umane.
Dove nuoto io di solito, la costa Californiana del Pacifico, gli squali sono presenti, ma evitano abitualmente i nuotatori, anche perché é abbondante il loro cibo preferito: Foche e Leoni di Mare.
Questi grassi mammiferi marini sono una ottima sorgente di calorie e sono una costante delle nostre nuotate.
Le Foche, sono più piccole, molto curiose, e di solito innocue. Si divertono a strusciarsi contro i nuotatori e vogliono giocare come dei cani marini. I Leoni di Mare, che assomigliano ancora di più a dei cani pinnati, danno un po’ più di rogne. Le femmine e i cuccioli sono di solito molto amichevoli e si divertono a seguire i nuotatori, ma i maschi adulti, che raggiungono stazze degne degli orsi, sono molto aggressivi e territoriali. Di solito si limitano a demarcare il territorio abbaiando ai nuotatori, avvicinandosi con il petto in fuori e le zanne in vista, ma non inseguono i malcapitati una volta che li hanno messi in fuga.
Molto raramente però qualche esemplare particolarmente aggressivo, o messo con le spalle al muro, ha morsicano molto malamente dei nuotatori, creando un clima di terrore per mesi…
Con questi precedenti in mente, e vista la mala parata, Lauren e io battemmo in ritirata.
Con le due belve che pattugliavano la via del ritorno ci siamo dovuti ingegnare ad escogitare una via di fuga, visto che l’acqua a 11+C non ci lasciava molto tempo per attendere che si stufassero. Tornare a piedi sulla costa é sempre un‘opzione, ma viste le temperature e la distanza non certo la più piacevole.
Per fortuna Lauren sa pensare in fretta e out of the box! Sotto Fort Mason passa un tunnel che attraversa i moli e porta al sicuro dall’altro lato. Una via di fuga rocambolesca nel buio che ricorda le catacombe (o le fogne…) di Parigi.
Morale della Storia? Bisogna sempre rispettare la fauna e bisogna sempre avere almeno un piano di fuga.
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Ciao.