L’effetto “random” …

Antonio Gallo
Lo Stoico del terzo millennio
2 min readMay 11, 2021

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Può essere facile. Può essere un attimo o solo una cattiva abitudine. Non importa. È anche facile pensare di poter gestire questa faccenda della vita, perché siamo sopravvissuti a passate grandi avversità. In verità, siamo tutti vulnerabili. Alle nostre abitudini. Alle debolezze inaspettate.

“Grandi cose possono uccidere un uomo, ma se non accade, buon per loro”, ha scritto una volta John Steinbeck. “Un uomo può essere distrutto dai morsi di fastidiose papere, da pochi spiccioli, da telefoni, da un piede d’atleta, dall’ambrosia, da un raffreddore, dalla noia. Piccoli insignificanti aspetti negativi, le piccole frustrazioni e nessuno è più forte“.

Dai greci ci ricordiamo del “tallone d’Achille”. Un uomo grande e potente, disfatto dal suo unico punto debole. Da Zenone ci viene ricordato che i piccoli passi, non sono cosa da poco. Lo stesso vale per l’elenco dei disturbi e dell’entropia menzionata da Steinbeck.

Cicerone è stato distrutto, a pensarci bene, da un semplice atto di indecisione. Marco Aurelio è stato torturato da un mal di stomaco. Zenone ha visto arrivare la fine quando si è rotto un dito!

Dobbiamo stare attenti alle piccole cose. Non siamo invincibili. Non dovremmo dare per scontata la nostra salute, la ricchezza vera o apparente, le forza evidente o apparente. Dobbiamo essere consapevoli dei nostri punti deboli.

Dovremmo stare attenti alle piccole frustrazioni, ai piccoli accadimenti, a meno che non si uniscano e cessino di essere così piccoli. Impariamo a progettare la vita e organizzare le difese non solo contro un nemico invisibile quanto diabolico come il Covid 19 ma anche contro la imprevedibilità del vivere. L’effetto random incombe sempre su ognuno di noi …

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Antonio Gallo
Lo Stoico del terzo millennio

Nessuno è stato mai me. Può darsi che io sia il primo. Nobody has been me before. Maybe I’m the first one.