AI per insegnanti e prof 8: Presentazioni PowerPoint con AI

Come creare presentazioni power point in maniera rapida e completa grazie a strumenti di intelligenza artificiale. Consigli pratici per personalizzare la lezione

Francesca Cavazzoni
storIAzine
8 min readFeb 22, 2024

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L’Efficienza Didattica nell’Era Digitale: Tra Tempo Perso e Innovazione AI

Nell’ambito della didattica moderna, l’incorporazione di strumenti digitali nelle lezioni è diventata una prassi consolidata, riconosciuta per il suo potenziale di arricchire l’esperienza di apprendimento e di rendere i contenuti più accessibili e coinvolgenti per gli studenti. Tuttavia, questa transizione verso un approccio educativo più tecnologico non è priva di sfide. Tra queste, una delle più significative riguarda il tempo necessario per preparare materiali didattici digitali di qualità, come presentazioni PowerPoint arricchite da grafica, immagini e testi elaborati. Questo aspetto solleva una questione fondamentale: quanto tempo si perde realmente nella preparazione di questi strumenti informatici e quali soluzioni esistono per ottimizzare questo processo?

La Sfida del Tempo

La preparazione di lezioni che integrano strumenti digitali può essere incredibilmente dispendiosa in termini di tempo. Creare una presentazione PowerPoint, per esempio, che sia non solo informativa ma anche visivamente accattivante, richiede un’attenzione meticolosa ai dettagli. Dall’individuazione delle immagini pertinenti all’adattamento dei contenuti in formato digitale, passando per la progettazione di una grafica coerente con il messaggio didattico, ogni passo richiede tempo e dedizione. Gli insegnanti si trovano così a navigare in un paradosso: da un lato, la necessità di incorporare strumenti digitali per migliorare l’efficacia della didattica; dall’altro, il rischio di dedicare a queste attività un tempo eccessivo, a discapito della pianificazione e dell’effettuazione stessa dell’insegnamento.

L’Innovazione AI Come Soluzione

In questo contesto si inserisce l’innovazione portata dall’intelligenza artificiale (AI), che promette di rivoluzionare il modo in cui gli insegnanti preparano il materiale didattico. Programmi software basati sull’AI sono ora in grado di automatizzare gran parte del processo di creazione di presentazioni e materiali didattici digitali. Attraverso algoritmi avanzati, questi strumenti possono generare grafiche, selezionare immagini pertinenti e organizzare il contenuto in formati visivamente accattivanti, il tutto in una frazione del tempo che sarebbe necessario per un approccio manuale.

Un esempio emblematico di questa tecnologia è il software Gamma AI che, partendo da un semplice elenco di punti chiave forniti dall’insegnante, è capace di sviluppare una presentazione completa in pochi secondi. Questo non solo riduce drasticamente il tempo speso nella preparazione dei materiali, ma permette anche ai docenti di concentrarsi maggiormente sugli aspetti pedagogici e interattivi della lezione.

Il vantaggio significativo reso possibile da tale soluzione è proprio il consentire agli insegnanti di risparmiare tempo prezioso, che può essere reinvestito nella preparazione di lezioni più coinvolgenti o nel supporto diretto agli studenti. Inoltre, l’utilizzo di materiali didattici digitali di alta qualità può migliorare significativamente l’esperienza di apprendimento, rendendo le informazioni più accessibili e stimolando l’interesse degli studenti. Tuttavia, è importante affrontare questa transizione con un approccio critico. La dipendenza eccessiva dalla tecnologia e dall’automazione può comportare il rischio di standardizzazione e perdita di personalizzazione nell’insegnamento. È fondamentale che gli insegnanti mantengano un ruolo attivo nel processo di creazione del materiale didattico, utilizzando la tecnologia AI come strumento di supporto piuttosto che come sostituto completo della propria creatività e competenza pedagogica.

Caso operativo

Oggi mi aspetta un sereno pomeriggio in compagnia dei Vichinghi. Dopo aver assaporato la cultura araba, quella longobarda, quella bizantina ora devo calarmi in quella nordica. Mi sono messa avanti visionando vari documentari, scaricando materiale di diverso tipo e rispolverando quegli elementi della mitologia e della letteratura norrena che, da appassionata al mondo greco e latino, non ho mai approfondito precedentemente. D’altronde il vantaggio del lavorare come docente è proprio questo: non smettere mai di imparare ed estendere la dimensione di studente ad una forma mentis che spero accompagnarmi per tutta la vita.

Con i miei ragazzi di prima media, stiamo cavalcando l’onda del Medioevo inseguendo gli inseguitori che per secoli hanno percorse le vie dell’Europa. E domani ci metteremo sulle tracce dei Vichinghi.

L’approccio frontale, consequenziale, determinato dalla scansione temporale degli eventi soddisfa gli obiettivi minimi, rinsalda le scarne informazioni da agganciare ad una cadenzata verifica ed è indubbiamente la migliore strategia per far sì che i ragazzi mettano prontamente nell’oblio nozionistico quello che si sono sforzati di imparare a memoria. Provare ad incorporare nella lezione sulle conquiste dei Vichinghi elementi legati alla cultura norrena che magari i giovani già conoscono, inconsapevolmente, per via di quel fantasmagorico potere delle culture di contaminarsi e rivivere in forme continue e rinnovate, può arricchire notevolmente l’apprendimento, se non altro in una fase iniziale, come stimolo, e in una finale, come tentativo di lasciare un’impronta più duratura.

Questo approccio non solo getta luce sulle avventure marittime e le scoperte geografiche dei vichinghi, ma apre anche una finestra sulle loro credenze, sui loro miti e sullo stile di vita che hanno motivato queste esplorazioni. La mitologia norrena, piena di narrazioni su dèi, come Thor e Odin, e creature come elfi e troll, è non solo avvincente, ma svela anche i valori e le aspirazioni delle società vichinghe.

Comprendere come i norreni percepivano il mondo, il loro rispetto per la natura, e come questo si riflettesse nelle loro spedizioni e conquiste, rende la StorIa più stimolante per i giovani studenti. Inoltre, collegare le festività moderne con le loro radici antiche, come il Midsummer, può aiutare gli studenti a vedere il passato in continua relazione con il presente. Introdurre tutte queste curiosità non solo arricchisce la comprensione storica, ma invita anche alla riflessione su come le credenze e i valori influenzino le azioni umane attraverso i secoli, rendendo lo studio della storia una viaggio intrigante, multidimensionale capace di aperture mentali che vanno oltre alla mera registrazione degli eventi.

Riassumere tutte queste informazioni in anche poche semplici slide accattivanti, comporta probabilmente un dispendio di tempo maggiore di quello impiegato per documentarmi. Eppure creare una buona presentazione mi servirebbe sia per attirare i ragazzi durante la spiegazione sia per fornire loro, in un momento successivo, i materiale sui quali recuperare le informazioni necessarie da studiare.

Programmi di generative AI intervengono proprio per alleviare questi disagi, senza compromettere la competenza e la qualità della lezione che sarà sempre determinata dal grado di professionalità del singolo docente.

GAMMA AI

Così mi sono imbattuta in un software utilissimo che mi accompagna nella creazione di bellissimi PowerPoint. Se si determinano con chiarezza i punti da inserire, e si delineano gli ordini con i quali affrontare le sottocategorie, in pochissimi secondi, senza difficoltà, mi ritrovo una perfetta presentazione senza che abbia perso tempo nella costruzione di immagini, effetti, riassunti. Il programma si chiama Gamma AI. Nella pagina iniziale il software dichiara sinteticamente la sua essenza: A new medium for presenting ideas, powered by AI. Create beautiful, engaging content with none of the formatting and design work.

Si può accedere al servizio previa veloce registrazione.

L’interfaccia iniziale permette di visionare i precedenti lavori che vengono tutti salvati in cloud e rimangono pronti per essere nuovamente condivisi o scaricati.

Una volta selezionata la voce Create New mi viene chiesto il tipo di lavoro che intendo sviluppare. Nello specifico, seguirò il percorso che mi porterà ad ottenere una presentazione in PowerPoint.

Seleziono l’icona centrale “Generate”.

Imposto la lingua nella quale voglio venga effettuata la presentazione e comunico sinteticamente nel prompt in cosa consiste l’argomento da trattare. Più riesco a presentare informazioni specifiche e chiare, più il sistema riuscirà a venire incontro alle mie necessità fornendomi un prodotto in linea con le aspettative.

Sulla base delle indicazioni riportate nel prompt, il sistema mi fornisce un’idea di scaletta. Tutto ciò non è statico: posso modificare l’ordine, eliminare delle parti che reputo superficiali, o aggiungerne a mano altre che chiedo al programma di approfondire. Anche in questo caso rimane fondamentale saper redigere forme chiare ma essenziali sui contenuti che voglio esaminare e presentare.

L’ultima informazione da registrare prima di lanciare il programma è la specifica dell’interfaccia. Il sistema mi presenta un corposo prospetto di alternative per sfondi e grafiche con le quali impostare l’intero lavoro. Una volta effettuata la scelta, il gioco è fatto.

Faccio invio e mi lascio andare sulla poltrona in attesa che il programma costruisca, al posto mio, tutta quella macchinosa parte di informatica e di grafica che mi annoierebbe tremendamente se dovessi mettermi di mio pugno, o di mio mouse, a sviluppare nella tenebrosa tecnologica disperazione.

Per i Vichinghi ho selezionato un colore rosso acceso e sanguinario.

Nemmeno il tempo di stendere bene la colonna vertebrale sullo schienale e sul computer mi appare tutta la presentazione perfettamente compilata. Non credo ai miei occhi. Ero consapevole di quello che stavo cercando, ma il prodotto supera ugualmente le mie aspettative.

Mi preparo subito a salvare la presentazione perché non voglio assolutamente che vada persa.

RIFLESSIONE

L’innovazione tecnologica nel campo della didattica offre opportunità straordinarie per rendere il processo educativo più efficiente e coinvolgente. L’introduzione di strumenti basati sull’AI permettono di ottimizzare su una dimensione fondamentale: il tempo.

Il guadagno è veramente inestimabile. Piuttosto che trascorrere la serata a farmi il sangue amaro su immagini che si decentrano sempre, su testi che cambiano formattazione, posso riscattare quel tempo dedicandolo all’aspetto più significativo della progettazione: l’approfondimento culturale.

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