Come applicare l’intelligenza verbale nei progetti giovanili: il racconto del training course “Linguistic-Verbal Intelligence in Youth Work”.

Il racconto della settimana di formazione in Slovenia a cui hanno partecipato i nostri volontari Carlo e Annalisa

Giovani Iddocca
Storie dei Giovani Iddocca
4 min readNov 1, 2023

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La scorsa settimana, Carlo e Annalisa sono stati in Slovenia, ospiti dell’associazione Aspira per partecipare al training course, finanziato dal programma Erasmus+, Linguistic-Verbal Intelligence in Youth Work.

Dal 23 al 29 ottobre a Trbovlje, nel cuore della Slovenia, 22 youth worker si sono confrontati su varie tematiche legate all’intelligenza linguistico/verbale, con diverse attività basate sul metodo di educazione non-formale.

“Ognuno di noi possiede più tipi di intelligenze”, lo afferma il neuro-psicologo statunitense Howard Gardner, che nel suo libro “Frames of mind”, in italiano “Formae Mentis”, pubblicato nel 1983, afferma che esistono ben 8 tipi di abilità intellettive, conosciute anche come intelligenze multiple.

Ma cosa significa “intelligenza verbale”? In sostanza, riguarda la risoluzione dei conflitti, il ragionamento astratto e la comprensione dei sentimenti e bisogni inespressi in sè e negli altri.

Il progetto ha voluto equipaggiare operatori e leader giovanili con gli strumenti necessari per promuovere questo tipo di intelligenza negli youth worker, e nel loro lavoro con i giovani.

Ecco alcune delle attività affrontate e delle abilità acquisite:

  • Comprendere le motivazioni delle persone, imparando a scavare più a fondo per comprendere le motivazioni dietro le azioni di ciascun*, il che risulta essenziale nel lavoro con i giovani, per guidarli nel loro percorso di crescita.
  • Potenziare le abilità di ascolto, sviluppando le capacità di ascolto attivo, al fine di stabilire connessioni significative con i giovani.
  • Saper esprimere la propria realtà con gentilezza e apprendere come comunicare in modo efficace, compreso il saper dire “no” e stabilire confini, senza ferire gli altri.
  • Esprimere gratitudine e feedback in modo costruttivo,gentile e premuroso.
  • Affrontare il conflitto in modo costruttivo, usando strategie per risolverli in modo che tutte le parti traggano beneficio da una soluzione.

Siamo felici di aver potuto condividere questa esperienza con altri youth worker provenienti da Bulgaria, Romania, Repubblica Ceca, Macedonia e Serbia, Grecia, Ucraina, Portogallo e Slovenia dove abbiamo potuto trovare ispirazione, acquisire competenze e continuare a credere nell’importanza dell’educazione non formale e dell’esperienza internazionale.

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