Annalisa
Storie di Bobbio
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3 min readApr 2, 2017

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Tra Vino e Ricordi

L’inizio è incerto, il tempo sospeso. Qui sono passati religiosi sandali del 1600, aspiranti maestre di fine ‘800 ed una giovane coppia degli anni ‘80 con un progetto da realizzare.

Oggi c’è una donna che accoglie gli ospiti con una tisana e una storia da raccontare.

“Nella vita bisogna avere un sogno e il coraggio di inseguirlo” e Miriam è consapevole di esserci riuscita; lo è anche ora mentre le sue mani ferme e veloci accarezzano i calici in un gesto abituale ed i suoi occhi continuano a brillare.

Apre il mobile da sacrestia che oggi non contiene più paramenti sacri, ma splendide tazze. Lo fa con la disinvoltura di chi ha lottato da forestiera per conquistarsi il rispetto dei bobbiesi e con l’orgoglio di sapere che quel luogo oggi le appartiene, come lei appartiene ad esso.

Decine di biscotti scivolano nei barattoli, a disposizione di tutti, in attesa di essere pescati da piccole mani e golosi palati, per essere assaporati tra chiacchiere e risate o tra le righe di quei libri lasciati per incuriosire.

Se chiudi gli occhi puoi udire la cascata di noccioline in sottofondo ed il tuffo del vino nel cristallo.

Le sue pellicce sono ormai in fondo al freezer, nascoste alla vista, perché quando hai 60 anni e hai realizzato i tuoi desideri non hai bisogno di molto altro per essere felice. Il progetto di una vita tranquilla ha colorato le mura spente di quella che un tempo era una chiesa, la tenacia e i sacrifici l’hanno arredata con gusto, la memoria del grande amore Piero, profuma di quel vino che forse non fece in tempo ad assaporare.

Guardare quelle stanze è come sfogliare un album di famiglia in cui le passioni di ognuno hanno trovato uno spazio e un incastro perfetti: l’amata cantina di Piero scavata a mano tra la terra antica per custodire bottiglie pregiate provenienti da tutto il mondo, l’angolo dei tarocchi solo per gli amici, le creazioni in legno della figlia Marisa che voleva diventare restauratrice e poi cuoca ed oggi è entrambe le cose, ed infine il pianoforte per il nipote aspirante ballerino in terra straniera.

Piccoli scatti rubati di una donna tanto ostinata nell’amore quanto nello sfuggire all’obbiettivo.

Non è solo un’enoteca, ma è un luogo di passione, condivisione e libertà.

Laura Bertelegni e Annalisa Pelle

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