10 anni di viaggi e fotografie

…è tempo di ricominciare a scrivere.

Giorgio Fochesato
Storie di viaggio

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Lo avevo già anticipato in un altro post celebrativo, quest’anno festeggerò il decimo anniversario del viaggio l’Australia. Il momento in cui decisi di diventare un nomade digitale, una persona con una professione che non dipendesse dal luogo. Per dirlo in modo fico e moderno, ora sono un location indipendent.

Mi viene in mente l’autista di un pulmino che presi in Australia. Trasportava un gruppo di backpackers a visitare la Great Ocean Road. Tutti i giorni lo stesso tragitto, da anni. Gli chiesi se era mai stato in Italia e mi rispose “No, non giro il mondo, ma è il mondo che viene da me” riferendosi ai giovani viaggiatori provenienti da tutto il mondo che giornalmente salivano sul suo veicolo. Poi puntando il dito verso le verdi e sconfinate pianure intorno a noi, mi guardò e disse orgoglioso: “Vedi, questo è il mio ufficio”. A suo modo, era un nomade, anche lui.

In realtà è meno di 10 anni che ho trovato a tutti gli effetti la vera indipendenza dalla location (…ma la dipendenza da internet). Comunque sia sono passati 10 anni da quando ho iniziato il cammino che mi ha portato a tale cambiamento.

Mi piace dire e pensare che ho smesso di lavorare da parecchi anni, perchè in fondo, quando segui una passione puoi anche stremarti di fatica, stress e preoccupazioni. Ma sarà sempre bello svegliarsi la mattina successiva pronto ad affrontare una nuova giornata di passioni.

Sono un fotografo. Le mie fotografie sono distribuite via internet da un’agenzia fotografica che si occupa di trovare i clienti e venderle. Dieci anni fa sembrava una follia e venivo spesso etichettato come un pazzo, specialmente quando decisi di non seguire il percorso professionale che dettava la mia Laurea.

Ora però, quelli che fanno questo lavoro “spuntano come i funghi”. Sono stato un apripista. La discesa era perfetta, la neve immacolata e il panorama bellissimo. Quando si è in tanti però lo spazio diminuisce. Tutti a seguire quella buona traccia sulla neve, così tanti che poi la discesa diventa piena di buche e alla fine della pista scopri che hanno pure costruito uno skilift. E c’è sempre la coda. L’idea si satura e a quel punto c’è bisogno di una nuova illuminazione, di una nuova pista dove sciare, di una nuova traccia da aprire.

Ecco sono passati 10 anni da quella primavera fatta di sogni, di letture su internet e di scenari immaginari. Ho la sensazione che sia stato un ciclo e tale ciclo sia giunto al termine. C’è bisogno di una nuova fase, sto cercando l’illuminazione per i prossimi 10 anni. Ho imparato a viaggiare, a parlare lingue diverse, a quanto sia bello dormire sotto le stelle e a quanto sia bella l’alba in solitaria. Ho imparato che il mondo, fuori dalla porta non è così malvagio e pericoloso come lo descrivono in TV. Ho imparato ad apprezzare cibi di culture diverse, ad ascoltare preghiere in lingue che non comprendo, a sorridere agli sconosciuti. Ho imparato ad ignorare chi merita di esserlo. Ho imparato che, però, ovunque vai, c’è sempre qualcuno pronto ad aiutarti. In ogni luogo dove metterai piede, se parlerai e sorriderai con le persone c’è una persona che diventerà tuo Amico per sempre, anche se non lo vedrai mai più.

Ecco. E’ arrivato il momento di scrivere e raccontare quanto sia bello e brutto tutto ciò che ho vissuto. Ho deciso di celebrare questi anni di scorribande nel mondo. Da qui in avanti seguiranno una serie di post dedicati al viaggio e ai viaggiatori. Dedicati alle destinazioni e alle esperienze che ho vissuto. Dall’Australia alla Cina, dal Marocco agli USA, e via così.

Lo zaino è pronto ed il prossimo viaggio anche.

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Giorgio Fochesato
Storie di viaggio

Photographer // Photo editor at Westend61 // Globetrotter