Il Volo dell’Aquila: Antonio Arcadio

Un.Dici
StorieDaMontevarchi
3 min readJul 18, 2018

Ti racconto una storia: il volo dell’Aquila è una trasmissione per la web radio “Radio Big World”. Attraverso interviste ad ex giocatori, dirigenti e tifosi dell’Aquila Montevarchi 1902, vengono raccolte storie e testimonianze alla ricerca della cosiddetta “Montevarchinità”:un sentimento di appartenenza collegato alle sorti della squadra cittadina. Tutte le puntate sono reperibili all’indirizzo radiobigworld.com/ilvolodellaquila , mentre l’articolo che segue è parte di una serie destinata ad apparire sul mensile gratuito Valdarno Oggi, con il quale collaboro.

Due partite destinate a restar scolpite nella memoria dei tifosi Montevarchini, le ultime della stagione 1994/95, quella dell’ultima promozione dei rossoblù nella terza serie nazionale.

La squadra è guidata da Piero Braglia in panchina, illuminata in campo da giocatori mai dimenticati come Paolo Martelli, Manolo Ermini, dalle reti di De Min e Menchetti, dal connubio formato da Vasco Farolfi e Lezio Losi ai vertici societari.

La penultima giornata del campionato regala ai tifosi una delle partite più incredibili mai viste al Brilli Peri: è la gara contro il San Donà, quella dove gli aquilotti si trovano in svantaggio per zero a due alla fine del primo tempo, sotto un diluvio torrenziale. Il sorpasso ad opera di Ermini avviene all’ottantasettesimo: tutto intorno a lui è il delirio, ma c’è un giocatore in campo che appare deciso a lasciare il proprio sigillo sulla partita, nonostante tutto.

Quel giocatore è Antonio Arcadio, arrivato due anni prima in città direttamente dalle giovanili del Napoli. Dopo una prima stagione tra i professionisti alla corte di mister Lavezzini (che gli vale il premio “Guerin d’Oro” come miglior giocatore della serie C2, con sette reti all’attivo), Arcadio lascia la Toscana per una stagione nel Barletta, prima di tornare in quell’anno magico, legando il suo nome alla squadra ed alla città.

In quella sfida tanto rocambolesca quanto storica, Arcadio riesce a trovare la forza per chiudere la partita a pochi secondi dal fischio finale, spinto probabilmente da un’elettricità nell’aria difficile da raccontare con le parole. Lo fa con una rincorsa incredibile su un lancio lungo, in un campo allentato dalla pioggia copiosa, prima di depositare alle spalle del portiere avversario il gol dell’apoteosi: è vittoria per quattro a due, e la promozione sembra già in tasca.

Ma sia lui, che il resto della squadra, sono ben consapevoli che per la certezza matematica serve confermarsi negli ultimi novanta minuti stagionali contro il Baracca Lugo, perfettamente coscienti di quanto nello sport sia talvolta più complicato raggiungere quello che appare di semplice portata. Ulteriormente, guardando alla passione cittadina ed alla crescita degli Ultras Rossoblù, quello stadio romagnolo straborda di tifo ed entusiasmo, con oltre tremila sostenitori sopraggiunti con due treni speciali al seguito, vogliosi di festeggiare l’impresa.

La concentrazione è altissima, e lo stesso Arcadio appare determinato da subito ad emergere nel momento decisivo. Gli occorrono trentasei minuti per segnare la sedicesima rete stagionale, quella che da il via ad una festa unica, suggellata dal raddoppio di De Min al quarantottesimo minuto: è il 21 Maggio 1995, ed il Montevarchi ritorna in C1.

Arcadio tornerà ancora in rossoblù nella sfortunata stagione 2003/2004, dopo aver assaggiato la seria A ad Empoli ed aver calcato i campi di Serie B a più riprese (12 reti in 124 presenze complessive nella serie cadetta), per incontrare nuovamente l’Aquila da allenatore, con la vittoria del campionato di Seconda Categoria nella stagione 2012/2013. Il primo della recente rinascita societaria, accompagnando gioie e dolori dei tifosi all’interno di un ventennio turbolento per il sodalizio rossoblù. Un sodalizio all’interno del quale il suo nome è destinato a restar scolpito in eterno, tra i leggendari che ne hanno vestito la maglia.

--

--

Un.Dici
StorieDaMontevarchi

Un.Dici è l'universo di Julian Carax, doppio di Davide Torelli, che sarei io. Qualcosa in più qui: https://linktr.ee/davidetorelli