I DOTS: episodio 5

Stefano Gianti
Swissquote Educazione
4 min readFeb 4, 2021

Le prime quattro puntate hanno riguardato i diversi prodotti della gamma DOTS. Vediamo adesso in che modo un investitore o uno speculatore potrebbero servirsene.

Breve sintesi

I DOTS sono di fatto prodotti finanziari frutto dell’immaginazione dei loro creatori, che sono a tutti gli effetti i «market maker» di questo tipo di strumenti. Le opzioni call e put fanno parte di questa serie di prodotti, il cui mercato è proprio la borsa (ad es. CBOE, SIX). Queste opzioni permettono di realizzare combinazioni interessanti per coloro che desiderano puntare sul rialzo o sul ribasso di un sottostante e per coloro che, al contrario, intendono proteggere il portafoglio.

I DOTS, a differenza delle opzioni, potrebbero essere considerati prodotti strutturati, poiché comportano barriere o leve significative. Inoltre, possono essere elaborati esclusivamente presso gli emittenti.

Swiss DOTS include warrants, knock-out warrants, mini-futures e factor certificates

I diversi tipi di DOTS

La piattaforma di Swissquote propone quattro prodotti Swiss DOTS: warrants, knock-out warrants, mini-futures e factor certificates. I warrant, il cui numero è superiore a 55'000, rappresentano più della metà dell’offerta di prodotti della piattaforma, mentre si annoverano soltanto 1'500 factor certificate. Indipendentemente dal numero, quel che conta è l’uso che se ne fa.

I DOTS, per quanto diversi fra loro, sono accomunati da un’importante caratteristica: l’acquirente può perdere soltanto la somma impegnata. Questo concetto è cruciale poiché, nel caso dei future e persino di alcune strategie di opzioni, la perdita può rivelarsi oltremodo dolorosa.

Per di più, l’acquirente di un prodotto può puntare sulla crescita o sul ribasso di un sottostante impegnando una somma di partenza relativamente modesta. I molteplici webinar di Swissquote ne offrono una chiara descrizione e permettono di comprendere le differenze esistenti, a seconda che si tratti dell’acquisto di un sottostante o di un prodotto DOTS.

I DOTS per gli investitori

Quando costruiscono un portafoglio, gli investitori si concentrano tipicamente su azioni e obbligazioni. Le somme impegnate sono relativamente elevate e i rischi di ribasso procedono di pari passo con il tipo di profilo dell’investitore.

Per far fronte agli imprevisti dei mercati, l’investitore dispone di diversi prodotti. I DOTS possono essere impiegati come strategia di copertura dal rischio di cambio o di ribasso di un particolare sottostante.

L’investitore però può anche acquistare DOTS per entrare in possesso di un particolare sottostante, quale una materia prima, che non considera il «cuore» del portafoglio. Se lo stesso investitore volesse diversificare il proprio patrimonio e acquistare diversi sottostanti, dovrebbe stanziare una somma considerevole per soddisfare la sua strategia oppure acquistare diversi DOTS a fronte di un importo minore.

Detenere un’azione in calo può mettere la pazienza a dura prova nell’attesa che il titolo imbocchi nuovamente il sentiero rialzista; la maggior parte dei DOTS, al contrario, possiede una barriera che, quando si attiva, rende il prodotto obsoleto. Questa operazione fa quindi venire meno la posizione o le posizioni del portafoglio. Tuttavia nulla impedisce di ricostituire tali posizioni acquistando altri DOTS ai nuovi prezzi di esercizio.

I DOTS per gli speculatori

Coloro che desiderano accostarsi al mondo della borsa o che sono alla ricerca di sensazioni forti possono intraprendere operazioni con i DOTS. La volatilità intrinseca di alcuni sottostanti è tale che sarebbe un peccato lasciarsi scappare una così bella scarica di adrenalina.

Storicamente un investitore acquista titoli con un orizzonte temporale medio, compreso fra tre e cinque anni. Lo speculatore invece ha una visione più a breve termine, che va da un minuto a una settimana. In questo caso, i DOTS potranno soddisfare il suo desiderio di effettuare transazioni sui mercati finanziari.

I factor certificate, consigliati per operazioni di trading di un giorno, sono i prodotti più adatti per gli speculatori più agguerriti. Ovviamente non esiste un DOTS per tutto. Lo speculatore deve innanzitutto sapere se esiste un prodotto in relazione al sottostante che ha scelto. È quindi preferibile avere a disposizione un elenco di diversi sottostanti rappresentati da un warrant, un knock-out warrant, un mini-future o un factor certificate.

Ultimi consigli

Bisogna investire soltanto ciò che si è disposti a perdere. Citazione celeberrima ma sempre assolutamente valida. I grandi saggi della finanza consigliano sempre di accertarsi dello stato di salute di una società prima di acquistare un’azione o un’obbligazione. In altre parole, informarsi è indispensabile.

Per quanto riguarda i DOTS, si consiglia vivamente di leggere prima la descrizione del prodotto, ovvero la sua scheda tecnica. Questa scheda fornirà informazioni sul prezzo di esercizio, sulla durata del prodotto, sul livello di knock-out e sull’effetto leva.

Infatti, come sostiene Warren Buffet: “il rischio esiste quando non si sa quello che si sta facendo”.

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Stefano Gianti
Swissquote Educazione

Education Manager at Swissquote, Member of SIAT_Italia (the Italian Society of Technical Analysts) and IFTA (International Federation of Technical Analysts).