I Believe in a Promised Land

“Siamo tutti alla ricerca di raggiungere una Terra Promessa”

Gioele Chiappani
TAG - Alta Formazione Professionale
5 min readJun 5, 2016

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Avvia e tienilo in sottofondo - The Promised Land [Acoustic]

1978.

Bruce Springsteen pubblicò il suo album “Darkness Of The Edge Of Town”, il successore di “Born to Run” ma a differenza di questo, meno commerciale e più riflessivo.

The dogs on main street howl ’cause they understand
If I could take one moment into my hands
Mister I ain’t a boy, no I’m a man
And I believe in a promised land

Un brano nato come singolo venne inserito all’interno dell’ EP, ed apriva il “Side B” di quel disco. Aveva un testo di una profondità immensa, e 17 anni prima che io nascessi … Springsteen scrisse di me.

In questo periodo, sono in perenne ricerca di una risposta a una domanda che mi tormenta:
È davvero quello che voglio, sto facendo la cosa giusta?

Siamo tutti alla ricerca di una terra che ci è stata raccontata, promessa, come lo Stato perfetto di pace e felicità; non sto parlando di Nirvana, ne tanto meno di Paradiso.

“I pick up my money and head back into town
driving cross the Waynesboro county line”

Tutto ha un inizio.

Frequentavo il terzo anno delle scuole superiori dell’Istituto Salesiano San Bernardino in provincia di Brescia, quando acquistammo una casa a Campione Del Garda, luogo sconosciuto al mondo dove passammo gran parte della nostra infanzia i miei sei fratelli ed io; quando incontrai una ragazza per cui persi la testa, per cui avrei fatto qualunque cosa.
Lei veniva da Rovereto, per godersi i weekend al lago con la sua famiglia.
Ci mettemmo insieme e dopo non molto finì tutto.

I got the radio on and I’m just killing time
working all day in my daddy’s garage
driving all night chasing some mirage

Raggiunsi la prima qualifica professionale quell’anno, il mio corso era un tre anni più due ed ero diventato “Operatore Grafico”: dovevo scegliere se finire i due anni restanti nello stesso Istituto o continuarli dove conveniva, vicino alla nuova casa.
Per quanto fossi affezionato all’ambiente, pensandoci bene non mi era mai importato niente della “Grafica”, scelsi quell’indirizzo perché sapevo che in un professionale non avrei dovuto sforzarmi e avrei potuto vivere di rendita.

Stavo solo giocando, ammazzando il tempo in attesa che qualcosa cambiasse. Ma non succedeva nulla.

Non so per quale motivo ma un giorno mi resi conto che dovevo iniziare a fare qualcosa della mia vita, uscire dalla monotonia, lasciarmi alle spalle le cose superflue e incominciare a pensare seriamente, a cambiare tutto.

Avevo deciso che quella ragazza mi faceva stare bene, probabilmente era stata la “rottura” con lei che mi fece cambiare.

Alla fine scelsi di andare a Trento, dove studiava la ragazza che avevo conosciuto quell’estate, che casualmente frequentava proprio lo stesso indirizzo.

Iniziai ad interessarmi a tutto, a prendere decisioni, a pensare al mio futuro.

Diventai il migliore del corso (o almeno così mi dicono), da quando feci quella scelta impiegai tutte le mie energie per quello in cui non avevo mai avuto interesse, che cambiò totalmente da diventarne il centro. Mi veniva bene e realizzai che era quello che volevo fare, continuare quella strada intrapresa per gioco perché mi faceva stare bene.

Oggi finisco il corso di Alta Formazione Grafica a Trento, dopo aver conseguito il diploma di maturità all’Istituto Sacro Cuore di Trento, e mi sento una persona diversa, mi sento cresciuto … ma sento ancora che la Terra che stavo cercando non è come me l’ero immaginata.
Ero giunto alla fine del percorso.

I’ve done my best to live the right way
I get up every morning and go to work each day
but your eyes go blind and your blood runs cold
sometimes I feel so weak I just want to explode
explode and tear this whole town apart
take a knife and cut this pain from my heart
find somebody itching for something to start

Ci sono delle fermate, e devi andare avanti.

Arrivi alla fine, o quella che ti sembra la fine, e ti ritrovi con altre domande. Hai bisogno di guardare indietro, riguardare i passi per capire dove andrai ora ma da soli non è di certo facile: dovetti cercare aiuto.

Guardai a chi camminava vicino a me, chi avevo incontrato lungo il viaggio; sapevo di essere cambiato, ma per accorgermene realmente ho dovuto confrontarmi con loro, porgli la domanda che mi “disturbava” in quel momento:

Come credi mi vedano gli altri?

La risposta mi avrebbe aiutato a capire se effettivamente quello che sentissi fosse vero e giustificasse quel senso di insoddisfazione.

Volevo la risposta da una persona in particolare, dalla persona che ho scelto come mio mentore, come mia guida… una persona straordinaria che mi rispose:

Ti vedono:
Sicuro di te
Creativo
Irriverente
Polemico
Artista
Tecnico
Capace di fare qualsiasi cosa tu decida di fare
Più grande della tua età

Sei
Sicuro di te (ma meno di quello che fai apparire)
Sensibile
Testardo
Appassionato
Credi nel futuro
Vuoi scappare dal presente
Ti senti responsabile delle persone alle quali vuoi bene
Ti preoccupi più degli altri che di te stesso

Sarai
Un ricercatore eterno
Un mix tra creativo e tecnico
Una persona “difficile”
Una persona scomoda in un gruppo
Una bella persona

Lui non lo sa ma dopo aver letto tutto ciò, scoppiai in lacrime, mi resi conto di non essere alla conclusione del mio viaggio, ero solo fermo sul ciglio della strada ed aspettavo di vedere la mia Terra.

Durante il viaggio sono cambiato molto, proprio come mi ero ripromesso di fare tanti anni fa e (lui) purtroppo non si rende nemmeno conto del regalo che mi ha fatto con quella lista.

There’s a dark cloud rising from the desert floor
I packed my bags and I’m heading straight into the storm

Quella risposta mi aiutò ad andare avanti con la consapevolezza di essere realmente cambiato, che la Terra che vado cercando si fa più vicina.

La terra promessa è vicina, credici.

“Siamo tutti alla ricerca di una terra che ci è stata raccontata, promessa, come lo Stato perfetto di pace e felicità; non sto parlando di Nirvana, ne tanto meno di Paradiso.”

È il paragrafo con cui ho iniziato, oggi vicino alla conclusione di questa “fermata” mi rendo conto che nel 1978, Bruce Springsteen scrisse di me, scrisse del viaggio di ognuno di noi.

Ed io continuerò il mio viaggio con le persone che ho incontrato: con Linda, la ragazza di cui mi ero innamorato (che è insieme a me da più di quattro anni) che mi ha incentivato a cambiare; con il trio formatosi insieme a Michele e Luana; con Simone, Sara e i miei compagni di corso; con chiunque incontrerò per la strada e voglia unirsi per raggiungere la “Terra”; perché io credo nella Terra Promessa.

The dogs on main street howl ’cause they understand
If I could take one moment into my hands
Mister I ain’t a boy, no I’m a man
And I believe in a Promised Land

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Gioele Chiappani
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It’s simple: two eyes, one nose, two ears, one mouth and thats it. I’m simple like anyone… Ah, and I wear two pair of glasses.