Il grafico è qualcosa di più.

Non sottovalutiamo il lavoro “creativo”, perché è un qualche cosa di più grande...

Sara Dellagiacoma
TAG - Alta Formazione Professionale
2 min readMay 22, 2016

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Sono Sara, ho 39 anni, marito e figli. Ho lavorato come impaginatrice di un settimanale per quasi 10 anni e dopo essere rimasta a casa per occuparmi dei bimbi volevo rientrare nel mondo della grafica perché mi sembrava di essere predisposta per questo lavoro.

Quindi, mi sono buttata a capofitto in un’impresa titanica… tornare a scuola per rimettermi al passo con i tempi … con una famiglia da gestire!
Ho frequentato il corso di TAG - Alta Formazione Grafica della durata di due anni, che ora volge al termine e grazie al quale ho visto un mondo a me sconosciuto che mi ha aperto nuovi orizzonti.

Ho capito che fare il grafico è qualcosa di più…
Non è un lavoro, è uno stile di vita.

Non tutti coloro che sanno utilizzare programmi di grafica sono automaticamente grafici.
Un vero grafico, come dice il direttore del corso, deve “stare sul pezzo” cioè deve avere un bagaglio culturale di alto livello e ad ampio raggio… deve tenersi costantemente aggiornato, deve essere anche un po’ psicologo per capire cosa frulla in testa al cliente che si trova davanti, deve essere diplomatico per saper imporre le sue ragioni quando il progetto lo richiede.

E alla fine di tutto ciò, deve anche avere buon gusto… insomma, è un lavoro molto più complesso e difficile di quanto può apparire agli occhi delle persone che non sono del campo.

Il consiglio che posso dare è quindi di non andare dal vicino di casa per un lavoro di grafica.
Ma di appoggiarsi ad un professionista.
Lui saprà come valorizzare la vostra azienda e farla risaltare in un mare di pubblicità che purtroppo non raggiungono un livello medio/alto, ma stanno in quello medio/basso nel quale siamo arrivati grazie a tutti i lavori “made at home”!

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