Una vita doppia

Sono John Faber uno studente dell’Alta Formazione Grafica di Trento, ma sono anche cantante lirico; vengo da l’altra parte dell’oceano, dalla bellissima città di Pereira, Colombia.

Sono arrivato in Italia cinque anni fa per studiare soltanto al Conservatorio, ma tre anni dopo, è iniziata una nuova avventura. Una doppia vita che ebbe inizio all’Istituto Artigianelli.

Tutto iniziò dalla selezione per far parte del gruppo “prescelto” del nuovo biennio di TAG - Alta Formazione Grafica, ma prima di raccontare un po' la mia esperienza vorrei condividere come è quel giorno.

“Ma tu cosa vorresti fare? il Cantante o il Grafico?”

Mentre facevo vedere i miei lavori, lo psicologo mi fece una domanda che sapevo sarebbe stata fatta, ma non alla “Trentina”, senza esitazioni, una domanda secca: “ma tu cosa vorresti fare?, il cantante o il grafico?”. Io senza timore risposi subito: “non mi chiedere adesso questo perché sono due cose che mi piacciono e le faccio con passione inoltre non mi annoiano!”.

Per me essere grafico è una cosa bellissima, ti dà soddisfazioni e puoi anche “giocare” tanto, scoprire che tutti giorni c’è qualcosa di nuovo da imparare.

Non nego che è stato molto difficile per me frequentare due percorsi, perché allo stesso tempo facevo il biennio al Conservatorio, c’era qualche lavoro grafico da svolgere, più l’Alta Formazione; a volte sentivo miei compagni di classe che si lamentavano per la quantità di lavoro che avevamo, ed io pensavo “dai… fai solo questo, ma comunque ti voglio bene”.

Un periodo “folle al massimo” è stato il primo anno fra novembre e dicembre: ho trovato un lavoro per due mesi al mattino, ma vi chiederete “a che ora va in Conservatorio, è onnipotente?

No, iniziavo alle 8 di mattino alcuni giorni avevo lezione di una o due ore, tornavo al lavoro fino alle 15 (ovviamente mangio anche io, servono soltanto 20 minuti) andavo alla lezione di TAG fino alle 19, uscivo e raggiungevo il conservatorio studiando musica per un’ora (per fortuna i cantanti non devono cantare tanto!), andavo a casa facevo i “compiti grafici”, musicali e mi occupavo di alcuni lavori… e dovevo anche avere tempo per altro, la mia amata moglie.

L’Alta Formazione ha saputo riempire tutti i miei vuoti, schiarirmi le idee, trovare una tecnica (come piace ai musicisti), conoscere delle persone straordinarie, come lo Staff; il grande Marco Franceschini in cui ho trovato una grande disponibilità e sempre con “i pollici su”; i miei compagni di classe, molto diversi da quelli del conservatorio, più vivaci e creativi!

Gli insegnanti, professionisti del settore, molto preparati e con una grande esperienza.

Arrivando al dunque, non mi pento di aver fatto questa doppia vita per due anni…

Mi piace complicarmi la vita!

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