Alimentazione Podistica

Emma Balsimelli
takevitamina
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4 min readJun 7, 2018

Il podista svolge uno sport di resistenza, in genere aerobico, che esige uno sforzo costante, prolungato e ben distribuito nel tempo, quindi subentra il meccanismo anaerobico lattacido e vengono sfruttate le fibre muscolari cosiddette “lente”).

Il runner ha ovviamente un consumo energetico più elevato rispetto alle altre persone; a maggior ragione non è conveniente consumare una quantità di alimenti relativamente grande in un unico pasto, ha invece bisogno di energie fresche, provenienti dai cibi. Quindi, di qualunque categorie sia, farà possibilmente 3 pasti principali (prima colazione, pranzo e cena), e 2 piccoli pasti intermedi (a metà mattina, a metà pomeriggio).

Poiché è corretto concedere alcune ore di assoluto riposo all’apparato digerente, vi dovrebbe essere un lungo intervallo, almeno una volta ogni giorno, anzi, ogni notte; pertanto il pasto non dovrebbe essere consumato troppo tardi. In questo modo si garantisce anche un sano appetito per la prima colazione.

La mezza maratona (21.095 km) e la Maratona (km. 42.195) sono il simbolo dello sport di resistenza e collassi ( o abbandono della gara) accadono quando il nostro organismo arriva in pratica a esaurire, in uno sforzo prolungato, tutte le scorte di carboidrati (glucosio trasformato in glicogeno e accumulato nei muscoli e nel fegato). Chi è bene allenato riesce ad attingere con maggiore facilità alle proprie riserve durante la maratona, ricorrendo anche agli acidi grassi per conservare una parte di glicogeno per lo sforzo finale.

Il podista, per aumentare le scorte, utilizza un carico maggiore nell’ultima settimana che precede la gara (lo stesso dicasi nella fase di allenamento quando si pianificano i lunghissimi), mangiando una quantità di carboidrati complessi: frutta, verdura e cereali, anche integrali.

La dieta ideale per un podista che in media corre 30–50 km alla settimana dovrebbe contenere 50% di carboidrati, il 30% di grassi e il 20% di proteine. I podisti che corrono un alto chilometraggio, più di 100 km alla settimana, hanno bisogno di circa 1000 calorie in più al giorno, suddivise in queste percentuali: 70% carboidrati, 20 % grassi e 10% proteine. Per affrontare la maratona l’organismo ha bisogno di carboidrati complessi, di mangiare con moderazione (se non si è in sottopeso) e soprattutto mangiare ciò a cui è abituato, purché sia nutriente.

E per i nostri runners in trasferta?

Il podista in trasferta deve tenere conto delle variazioni climatiche e ambientali; lontano dal suo ambiente abituale può accusare leggere variazioni nelle esigenze alimentari. Tra i fattori da mettere in conto ci sono quelli ambientali come il caldo, il freddo o l’alta quota e quelli stagionali e orari (per esempio il fuso orario alla maratona di New York è di sei ore). In un clima più caldo rispetto a quello abituale si dovrà provvedere soprattutto a un corretto apporto idrico ed elettrolitico. Il freddo estremo può essere compensato con un’assunzione leggermente aumentata di lipidi.

Il cibo è una sorgente di sostanze nutrienti. Una adeguata alimentazione è composta dalle sostanze nutrienti essenziali quali carboidrati, grassi, proteine, vitamine, minerali e acqua, che vengono consumati e assorbiti al fine di mantenere una buona salute. Fondamentale è capire che le necessità di un podista non sono molto diverse da quelle delle altre persone, sebbene lo sportivo, effettuando uno sforzo fisico notevole, possa avere bisogno di introdurre più calorie e carboidrati. Quando si corre con elevate temperature, si devono fare alcune modifiche importanti per mantenere l’equilibrio idrico-salino. Alcune modifiche alimentari sono inoltre consigliate durante l’ultima settimana prima di una maratona. Generalmente, il podista dovrebbe togliere dalla sua dieta i grassi saturi, l’eccesso di proteine, l’eccesso di zucchero e i cibi molto elaborati.

L’alimentazione va dunque impostata con volontà e consapevolezza.

Mi limito alle affermazioni fondamentali e a qualche esempio nelle scelte a disposizione:

PRIMA COLAZIONE abbondante

Frutta fresca di stagione e frutta secca; fiocchi di cereali con latte, frutta secca e semi oleosi; latte fresco; pane integrale con ricotta o altri formaggi magri o albume. Thè, succhi o spremute, crackers, biscotti.

SPUNTINO a metà mattina

Latte fresco con biscotti integrali; yogurt, thé, frutta fresca di stagione; fette biscottate con miele e/o marmellata.

PRANZO

Abbondante piatto di verdure crude miste; una portata di pasta o riso condita con olio extravergine crudo e molte verdure; un piatto di leguminose a piacere, con pane integrale. Niente antipasto.

MERENDA metà pomeriggio

Frutta fresca e frutta secca o succo di frutta ; yogurt naturale; pane integrale o simili, con miele, o marmellata dolcificata con miele.

CENA

Verdure crude o frutta fresca; minestrone; Pesce e legumi a volontà; abbondanti verdure di contorno, crude o cotte oppure verdure crude con sformato di patate con formaggio e verdure cotte.

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Emma Balsimelli
takevitamina

Laurea Magistrale in Scienze della Nutrizione Umana presso l’Università di Firenze, membro del Comitato Scientifico dell’Associazione Italiana Celiachia (AIC).