Esami del sangue: profilo lipidico

Giovanna Geri
takevitamina
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2 min readDec 12, 2019

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Il profilo lipidico serve per monitorare le concentrazioni ematiche di grassi o lipidi fondamentali per l’organismo.

Nello specifico gli esami di routine prevedono: colesterolo totale, colesterolo LDL, colesterolo HDL e trigliceridi. Il profilo lipidico è molto importante perché è spesso indice dell’alimentazione e dello stile di vita dell’individuo e quindi è soggetto a modificazioni e può essere migliorato in qualsiasi momento. Inoltre contiene in sé informazioni decisive per capire il rischio cardiovascolare (ictus e infarto in primis) a cui si è esposti.

Vediamo nel dettaglio quali sono i valori ottimali e quali sono le modifiche che si possono apportare per migliorare questi parametri.

Colesterolo totale. Il colesterolo è un componente strutturale delle membrane cellulari ed è un precursore della vitamina D e degli ormoni steroidei. E’ in parte introdotto con la dieta e in parte sintetizzato a livello epatico. Il valore desiderabile è <200 mg/dL. Nel caso fosse più elevato si consiglia di diminuire il consumo di cibi grassi, insaccati, formaggi stagionati e uova. La condizione di ipercolesterolemia familiare (congenita) deve invece essere trattata farmacologicamente.

Colesterolo LDL. Il cosiddetto “colesterolo cattivo” deve essere tenuto sotto controllo in quanto fattore di rischio principale per la formazione di placche aterosclerotiche e di conseguenza predisponente ad infarti e trombosi. I valori desiderabili sono < 100–129 mg/dL per individui sani fino a <70 mg/dL per individui ad alto rischio cardiovascolare. Per valori non ottimali a livello dietetico valgono gli stessi suggerimenti del colesterolo totale. Per quanto riguarda lo stile di vita sedentarietà, fumo e obesità aumentano il rischio cardiovascolare.

Colesterolo HDL. Il “colesterolo buono” impedisce la formazione delle placche aterosclerotiche. Valori >60 mg/dL riducono considerevolmente il rischio di eventi cardiovascolari totali. Fattori che contribuiscono a migliorare il profilo HDL sono l’attività fisica, la riduzione del peso corporeo (se eccessivo), il consumo quotidiano di antiossidanti (frutta e verdura), in particolar modo di Vitamina C.

Trigliceridi. I trigliceridi sono la principale riserva energetica dell’organismo e vengono introdotti con la dieta, rielaborati a livello intestinale e poi stoccati come deposito di energia. Il valore desiderabile è <150 mg/dL. Se questo valore è troppo elevato bisogna ridurre il consumo di alcool e carboidrati. Una dieta con un contenuto di zuccheri superiore al 55% delle calorie totali giornaliere può comportare un serio aumento dei trigliceridi. E’ dunque opportuno ridurre l’apporto di carboidrati semplici in favore di quelli complessi e preferire alimenti integrali, ricchi di fibre, piuttosto che quelli raffinati.

In conclusione per proteggere il sistema cardiovascolare ci sono poche semplici regole che possiamo monitorare con queste analisi: dieta sana, attività fisica e controllo del peso.

Tutto ciò che volevamo prima delle abbuffate natalizie.

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Giovanna Geri
takevitamina

Si laurea prima in Farmacia e poi in Scienze dell’Alimentazione. Ha oltre nove anni di esperienza come farmacista e una passione profonda per la nutrizione.