Il curry: la miscela di spezie dell’India.

Giovanna Geri
takevitamina
2 min readMay 19, 2021

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Il curry, anche chiamato masala, è una miscela di spezie tipicamente indiana, composta da pepe nero, curcuma, fieno greco, peperoncino, cumino, zenzero, noce moscata, coriandolo, cannella e foglie di curry. La composizione varia molto a seconda della ricetta e può essere più o meno piccante oppure diversa in funzione della preparazione che andremo a fare: le due miscele più famose in India sono, ad esempio, la Tandoori e la Garam.

L’ingrediente principale rimane comunque la curcuma, contenente alte concentrazioni di curcuminoidi e responsabile della colorazione del curry.

Le proprietà nutritive del curry variano molto in base alla composizione ma è comunque ricco di minerali e vitamine: contiene infatti calcio, ferro, magnesio, zinco, potassio, fosforo e sodio, vitamine del gruppo B, vitamina A, E e K.

Le proprietà “farmacologiche” che gli sono attribuite sono numerose e sono tutte in funzione della composizione. L’elevata concentrazione di curcuma gli conferisce proprietà antinfiammatorie, la presenza del peperoncino invece quelle vasodilatatorie. Il cumino favorisce la digestione e riduce i fenomeni di meteorismo; in generale l’attività del tratto gastrointestinale sarebbe stimolata dal consumo di curry, in un senso positivo, di corretto funzionamento.

Il sapore della miscela di curry come detto all’inizio può variare molto a seconda della sua composizione ma in linea di massima si può dire che si riconosca come aspro e amaro, con note terrose, pungenti e piccanti. Per godere di un sapore leggero aggiungerlo nella prima parte della cottura (ad esempio al soffritto), per avere invece un sapore intenso, meglio aggiungerlo a fine cottura. Gli abbinamenti ideali, a parte l’ovvia cucina indiana, sono verdure, legumi e carni.

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Giovanna Geri
takevitamina

Si laurea prima in Farmacia e poi in Scienze dell’Alimentazione. Ha oltre nove anni di esperienza come farmacista e una passione profonda per la nutrizione.