Vitamina D3: chi è e perché in inverno è carente.

Giovanna Geri
takevitamina

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La vitamina D3 è l’isoforma del gruppo delle vitamine D sintetizzata negli organismi animali. Il suo nome proprio è colecalciferolo ed è un pro-ormone che nell’organismo svolge una miriade di funzioni.

I recettori per la vitamina D3 sono infatti diffusissimi nel corpo umano: si trovano in cuore, polmoni, surrene, ovaie e utero, prostata, colon e in molti altri organi e tessuti. E’ quindi intuitivo pensare che le sue funzioni vadano ben oltre la formazione ed il consolidamento delle ossa (il colecalciferolo aiuta il calcio a fissarsi nelle ossa e ne promuove l’assorbimento a livello intestinale). Una carenza di vitamina D3 è associata, oltre che al rachitismo nei casi più gravi, anche a osteoporosi, deficit immunitario, dolori muscolari e molte altre patologie.

Il colecalciferolo agisce sul sistema immunitario con una attività modulatoria e regolatoria. Nelle malattie autoimmuni- ad oggi estremamente diffuse- sopprime la risposta abnorme delle difese immunitarie che si riversano contro tessuti, organi e cellule dell’organismo stesso. Nella risposta immunitaria fisiologica invece ha un effetto stimolante, laddove ci siano carenze, ed è quindi tra gli integratori fondamentali da assumere in autunno e inverno.

Perché proprio in queste stagioni è necessario integrare la vitamina D3?

Nell’uomo la sintesi endogena di colecalciferolo è attivata a livello cutaneo dai raggi solari: perché questo fenomeno avvenga in maniera corretta e sufficiente è necessario che una buona porzione del corpo sia esposta al sole, che non si utilizzino filtri solari particolarmente alti e che l’esposizione sia prolungata per almeno 30–40 minuti. E’ chiaro dunque che ci siano numerosi fattori di criticità anche per i mesi estivi per quanto riguarda la sintesi endogena di vitamina D3 ma che in inverno ci sia bisogno di un’integrazione mediante supplementi (purtoppo la sola alimentazione non è molto spesso sufficiente).

La dose raccomandata alla latitudine dell’Italia è di 400 UI (Unità Internazionali) giornaliere ma in casi di documentata carenza o fabbisogni particolari può essere aumentata.

E’ molto importante inserire almeno una volta tra gli esami del sangue di routine anche il dosaggio della vitamina D3 per capire quale sia la propria situazione ed eventualmente provvedere ad un’adeguata integrazione alle proprie necessità. Ci sono numerosi sintomi che possono essere indice di carenza di colecalciferolo come dolori e affaticamento muscolari, depressione e sintomi neurologici.

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Giovanna Geri
takevitamina

Si laurea prima in Farmacia e poi in Scienze dell’Alimentazione. Ha oltre nove anni di esperienza come farmacista e una passione profonda per la nutrizione.