Vitamine, minerali e fitoterapici per l’inverno.

Giovanna Geri
takevitamina

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Alle porte dell’inverno l’influenza è in arrivo: la annunciano le numerose forme parainfluenzali che mietono “vittime” quotidianamente. Raffreddore, tosse, mal di gola e disturbi gastrointestinali rischiano di rovinare i bei progetti di festeggiamento del Natale e di Capodanno e di trasformare qualche giorno di ferie in qualche giorno a letto.

Prevenire è meglio che curare: ma in che modo?

La vitamina C è un potente antiossidante e, oltre a neutralizzare gli effetti deleteri dello stress ossidativi, ha un effetto immunostimolante. In questo periodo è bene assumerla quotidiamente per mantenere alte le difese immunitarie, soprattutto se si è fumatori o fortemente stressati.

La vitamina D3 ha proprietà immunostimolanti e immunomodulanti fondamentali per il benessere del sistema immunitario ed è sicuramente carente in questo periodo, visto il clima e le poche ore di luce giornaliera.

Tra i minerali lo zinco, oltre a contrastare i radicali liberi, agisce come regolatore della risposta immunitaria, sia innata che acquisita. Come è stato messo in evidenza in numerosi studi scientifici, una carenza di questo minerale causa infatti un aumento della suscettibilità alle infenzioni.

La fitoterapia è un’importante risorsa durante l’inverno, soprattutto per quanto riguarda l’apparato respiratorio. Come preventivo l’echinacea, una pianta erbacea perenne di origine nordamericana, è senza dubbio una tra le prime scelte. L’estratto secco di echinacea deve essere titolato minimo all’1% in echinacoside e generalmente si somministra in 2 dosi giornaliere (si trovano anche integratori che sfruttano la monosomministrazione) in dose di 7/10 mg per kg di peso al giorno. L’echinacea, come documentano molti studi scientifici, è molto efficace come preventivo, tanto che si consiglia di fare 4 cicli ripetuti di un mese intervallati da 15 giorni di sospensione, ma molto meno come curativo.

Quando si manifestano i primi sintomi di un’influenza o di un raffreddamento, ovvero quando è tardi per la prevenzione, meglio utilizzare la propoli o il timo, senza abbandonare le vitamine e i minerali, molto utili anche in questa fase.

La propoli non è un fitoterapico bensì un prodotto delle api ed ha proprietà antinfettive ad ampio spettro: è infatti attiva su batteri, virus e funghi. E’ disponibile sia come estratto secco che come soluzione idroalcolica con diversa titolazione (minimo 8% per l’estratto e minimo 30 mg/ml per la soluzione idroalcolica in flavonoidi totali) da somministrarsi in 2 dosi giornaliere.

Il timo ha uno spettro di azione molto simile alla propoli ed ha con quest’ultima un effetto sinergico: è un antinfettivo con azione su virus, batteri e funghi. Si trova sotto forma di olio essenziale titolato come minimo al 40% in titolo e/o carvacrolo.

Questi composti si trovano molto spesso combinati insieme, a formare complessi sinergici, e sono indicati per i disturbi da raffredamento proprio perché riescono a velocizzare la guarigione e ridurre le complicanze.

L’altea è il rimedio più indicato nel caso di infiammazione e irritazione di gola e prime vie aeree: il suo estratto è ricco di mucillagini che possieno proprietà emollienti, lenitive ed antinfiammatorie sui tessuti molli come la mucosa orofaringea (anche quella dell’apparato digerente).

E’ molto importante, quando si assume un integratore di qualsiasi genere e natura, controllare il dosaggio e, nel caso di un fitoterapico, il titolo dell’estratto. Queste indicazioni possono essere utili per la scelta del prodotto e soprattutto per il dosaggio e la posologia, in modo da poter scegliere quello più indicato e, soprattutto, più efficace, senza incorrere nell’errore di assumere sostanze inutili o addirittura dannose.

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Giovanna Geri
takevitamina

Si laurea prima in Farmacia e poi in Scienze dell’Alimentazione. Ha oltre nove anni di esperienza come farmacista e una passione profonda per la nutrizione.