LA FAMIGLIA TRADIZIONALE E’ FUORI MODA

Alice Garelli
Tangramag
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3 min readMar 9, 2020

Le unioni civili, almeno sul piano formale, hanno sancito la libertà di persone dello stesso sesso di poter stare insieme liberamente e, se lo desiderano, di potersi sposare tramite un rito civile; ma se si parla di famiglia le cose si complicano…

In Italia vige l’idea che la famiglia debba essere come quella del Mulino Bianco: due figli, una madre e un padre, lo dimostrano perfino i supermercati che fanno tutte le porzioni dei surgelati x4 e se per caso hai un figlio in più o in meno finisce sempre che o ne hai troppo o troppo poco; però se si parla di cibo una soluzione la si trova sempre, mentre non è così se si parla di genitori perché nella confezione di ogni spazzolino elettrico c’è sempre e solo una testina blu ed una rosa.

Ma davvero la famiglia deve essere per forza formata da padre e madre? Non voglio entrare nella questione politica o religiosa della questione; ma vorrei soffermarmi proprio sul concetto che vi è alla base. Dire che si considera famiglia solamente un nucleo familiare composto dai figli e da due genitori di sesso opposto vuol dire limitare il tutto ad una mera nozione biologica, cioè solo se due persone naturalmente possono procreare allora possono dar vita ad una famiglia. Non credo che, però, tale definizione sia soddisfacente ed esaustiva poiché elimina tutta la sfera affettiva, educativa e di protezione che esiste in una famiglia.

Ogni famiglia è diversa, in ognuna ci sono riti, tradizioni e regole differenti; ognuna ha le proprie complicazioni, debolezze e scheletri nell’armadio perché non ne esiste una perfetta; ma una cosa è certa: non c’entra il legame di sangue, ma la presenza e la voglia di esserci perché siamo tutti capaci ad avere un figlio, ma essere genitori e creare una famiglia è tutta un’altra storia.

Famiglia è un gruppo di persone su cui poter fare affidamento, di cui potersi fidare e in cui ci si sente al sicuro; sono coloro che ci insegnano a camminare da soli in un mondo insidioso e caotico, ad accettare i nostri limiti e ad ampliarli, a saper rispettare la comunità in cui si vive e i valori a cui ci si ispira, ad essere liberi di essere ciò che siamo senza paura, a cadere e rialzarsi anche con le ginocchia sbucciate… E’ famiglia tutto ciò che ti fa bene anche se non lo sai, sono le premure e le attenzioni che solo chi ci vuole davvero bene ha nei nostri confronti; ma è anche ciò che ci fa arrabbiare e piangere più di tutto perché solo alle persone a cui teniamo davvero diamo il potere di ferirci sul serio. Sono coloro che ti accettano, anche se non condividono le tue scelte, perché vogliono bene a ciò che siamo e non a ciò che decidiamo di fare.

La famiglia si basa sulla volontà di prendersi cura l’uno dell’altro, non sul sesso di chi ne fa parte perché essere dei bravi educatori e genitori non ha nulla a che fare con la sessualità o con il corpo in cui si risiede.

Alice Garelli

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