Andrea Massardo
Tangramag
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2 min readApr 13, 2020

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LE DONNE NON HANNO DIRITTI SESSUALI

Non sarà nemmeno il termine del 2030 a dare alla maggioranza delle donne l’ambita parità di genere, almeno non nel campo delle decisioni sessuali e riproduttive. Stando al rapporto delle Nazioni Unite e come riportato dalla testata giornalistica The Guardian, oltre la metà delle donne non ha possibilità di scegliere riguardo al proprio corpo.

Chi vive soggiogata alle scelte paterne, chi a quelle dello sposo, chi nemmeno può decidere in autonomia con chi accasarsi, chi semplicemente non può uscire da una comunità che impone delle rigide leggi da seguire. E tale piaga — quasi nemmeno a sottolinearlo — risulta particolarmente evidente soprattutto in Africa, dove i diritti femminili sono sottomessi a culture ed abitudini che ormai non sono più al passo con i tempi. Dai risultati del sondaggio, è apparso chiaro come col passare degli anni e con l’invecchiare le donne guadagnino maggiori diritti anche nelle culture più tradizionaliste. Peccato, però, che ciò spesso avvenga dopo che la maggioranza degli abusi ha già avuto luogo.

Secondo quanto riferito dagli osservatori internazionali, sentite le donne intervistate, si evince come nel Continente nero la maggioranza delle donne non può scegliere se utilizzare contraccettivi durante o prima del rapporto sessuale; con il picco che viene raggiunto nelle campagne delle ex-colonie francesi e del più orientale Kenya. Risulta chiaro ed evidente dunque che se i diritti della donna non contemplano nemmeno la decisione riguardo all’utilizzo del proprio corpo, pensare di estendere il discorso ai diritti astratti appare al momento assai remoto.

Il medesimo sondaggio condotto questa volta però nei Paesi dell’Asia e dell’America latina ha evidenziato come la libertà sessuale è un diritto conquistato da tre donne su quattro. E sebbene la cifra sia ancora lontana dalle cifre del Mondo occidentale, un cambio di passo rispetto al passato è stato segnato, grazie anche agli innumerevoli sforzi in termini educativi portati avanti in questi ultimi anni.

Tuttavia, quanto a lungo ancora potremo essere ciechi riguardo al diniego di diritti basilari, pensando che tanto — data la lontananza — da queste tematiche non saremo mai toccati? Quante donne ancora dovranno avere la propria vita derubata da decisioni altrui, senza poter avere voce in capitolo? Quante storie ancora dovremo sentire, prima di stufarci e decidere di intervenire per migliorare la situazione?

Sono queste domande che tutti noi ci dovremmo porre, se davvero vogliamo che la situazione possa un giorno migliorare.

Andrea Massardo

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Andrea Massardo
Tangramag

Il destino ha due modi per distruggerci: negare i nostri desideri oppure realizzarli.