Poesia con voi.
Ombra proiezione multiforme,
nella tua dimensione incombe
un senso indefinito di distacco tra i tuoi forse.
Quei forse come istanti tra le corse,
quando mi accompagni a tarda sera
ed è vero che mi spaventi,
tu, impassibile tra i miei pianti.
Ripercorro strade per cui ho perso il sonno,
tu puntuale,
a farmi ricordare com’è sempre stato il mondo,
che la prospettiva cambia se lo vivi in sogno.
E con aria più matura e precisa,
mi suggerisci di guardarmi avanti
che col tempo ciò che ti ha ferito, sarà solo
“quella storia finita”.
E quando più lontano disti,
son forse io che mi son perso in un bagliore,
ma tu ricordi gli occhi tristi.
E silenziosa mi lasci solo, senza rancore.
E non mi giudichi per le maschere che indosso,
tu impassibile, non cambi il tuo bordo.
Sei spesso tu a ricordarmi chi sono,
io provo solo a dar contenuto al mio contorno.
Eppur non ti stanchi di starmi a fianco,
senza quel tuo volto,
ma non so se è affetto o per non sentirti sola,
in fondo.
Questa è una nuova rubrica, in cui siete voi a darmi l’ispirazione, l’argomento, la parola da cui partire, per cominciare il mio viaggio. Su Instagram, sul mio profilo “umberto_taricco”, o il profilo dedicato “umbertoscrive”, siete liberi e ben accetti per consigli, per parlare, per far nascere qualcosa. Perché senza tutto ciò che ci circonda, nulla esisterebbe.
Umberto Taricco