Lo stress dei percorsi ciclabili

Maurizio Napolitano
tantotanto
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4 min readSep 17, 2021

il modello di Bike Ottawa applicato all’Italia

I cittadini di Ottawa sembrano avere una lunga tradizione con l’uso della bicicletta e non stupisce quindi che dal 1984 esista un’associazione senza fini di lucro dal nome “Bike Ottawa” che crede fortemente che muoversi in bicicletta ad Ottawa dovrebbe essere una scelta facile e sicura per chiunque e pertanto si impegnano a fare in modo che le strade della loro città siano sicure.

Bike Ottawa

Negli anni il collettivo di Bike Ottawa così è cresciuto in maniera importante mantenendo sempre l’attenzione alta e costruendo strumenti utili alla discussione sul tema.

Sul sito ufficiale si trovano quindi tantissimi articoli, raccolta di documentazione sul tema della ciclabilità, report, analisi ed altro ancora che raccontano e stimolano a ragionare sul valore dell’uso della bicicletta.

Fra gli strumenti anche mappe con cui pianificare percorsi sicuri, raccogliere informazioni su punti di interesse, immaginare percorsi per il futuro, mostrare una mappa di come la ciclabilità cambia d’inverno, dove sono avvenuti incidenti negli anni ed altro ancora.

maps.bikeottawa.ca

In questo “altro ancora” una mappa molto affascinante è quella del livello da stress che si subisce percorrendo una singola strada in bicicletta.

Uno stress che è calcolato sulla base di come si presenta il percorso ciclabile in relazione alla strada che lo contiene e nel rapporto con le strade che incrocia. Ad esempio si tratta di un percorso condiviso con auto o con pedoni o è vicino a strade alto scorrimento ecc…

Un modello che il data working group di Bike Ottawa ha costruito sulla base della conoscenza maturata in questi anni, fatto da una serie di regole basate sui dati con cui sono descritti ogni singoli tratti di strade.

L’aspetto più affascinante di tutto questo è poi la riproducibilità con cui il modello può essere applicato.

Questo perché, Bike Ottawa non solo rilascia tutto il codice che produce su GitHub, ma utilizza anche i dati di OpenStreetMap.

Questo fa sì che, dando una sbirciatina al codice e leggendo le poche e semplici istruzioni, chiunque è in grado di applicare il modello del livello di stress di ciclabilità su una qualsiasi parte del mondo.

E così, curiosando sul singolo repository dello stressmodel, ecco che noi due (Maurizio Napolitano e Matteo Fortini) ci siamo messi a sviluppare le mappe da “stress in bicicletta” delle città dove viviamo (Trento e Cento).

Da lì in poi, in brevissimo tempo, è nata l’idea di fare una mappa per tutta Italia dando vita a “Bici stressate dal traffico”.

https://bicistressatedaltraffico.it

Appena si visita la mappa il primo pensiero è quello di fare zoom sulla propria città per farsi subito un’idea se, quanto elaborato corrisponde a realtà e se ci sono caratteristiche da scoprire. E così ci si da da subito risposta a domande come: “la ciclabilità nella mia città è rilassante oppure bisogna sempre stare attenti?” oppure “Il percorso da casa al lavoro ha delle strade che non mi mettono in difficoltà?”.

C’è chi rimane soddisfatto, c’è invece che pensa che qualcosa proprio non torna.

In effetti, se si guarda la mappa di tutta Italia, ci si incuriosisce subito nel vedere che, sulla montagna, sembrano esserci percorsi a basso livello di stress se non addirittura percorribili da bambini.

Le motivazioni sono diverse, e il fatto che ci sia un errore e che questo venga evidenziato, a noi piace molto, perché scopo della mappa è anche quello di stimolare il dibattito, replicare, modificare il modello (è costruito su Ottawa e quindi qualcosa potrebbe essere diverso — le informazioni si trovano nel lavoro di Peter Furth delle Northeastern University)

Sicuramente uno dei problemi principali è anche la mancanza di dettaglio nei dati (o la totale mancanza).

La comunità di Bike Ottawa è molto attenta al dettaglio ed ha creato anche una guida su come mappare i dati della ciclabilità dentro OpenStreetMap.

la guida di Bike Ottawa sugli attributi da raccogliere in OpenStreetMap per la cicalbilità

Forse anche questa andrebbe rivista su un modello italiano, rimane però il fatto che la quantità di dettagli necessaria fa capire da subito quanto le persone di Bike Ottawa abbiano amore per il loro territorio e quanto credano fortemente in questo progetto.

Un suggerimento che ci piace dare a chi ci sta leggendo e a chi vorrebbe partecipare per migliorare il progetto è quello di contribuire a OpenStreetMap, magari cominciando a “giocare” con l’app per android “StreetComplete”.

StreetComplete: conoscere la città e aggiornare i dati di OpenStreetMap

Una volta installata l’applicazione ci si potrà divertire a gironzolare per la propria città raccogliendo dati di dettaglio su percorsi pedonali, ciclabili, altezze degli edifici, conferma della presenza di panchine, cestini, fontanelle dell’acqua, descrizione del manto stradale, numero di scalini … ecc.. ecc…

Piccoli dati di dettaglio che sono poi in grado di fare la differenza e di aiutare non solo ciclisti, ma chiunque abbia la necessità di raggiungere un luogo con mezzi diversi.

Il nostro desiderio poi è quello di aggiornare di volta in volta questa mappa che abbiamo creato, sperando che il dibattito sulla necessità di creare spazi per una mobilità sostenibile parta anche da considerazioni oggettive che guardano anche ai dati.

Grazie!
Maurizio e Matteo

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Maurizio Napolitano
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