I 6 consigli per una vacanza-lavoro a Londra

Gaia Lamperti
Tasc
Published in
9 min readMar 25, 2016

“Che cosa farò quest’estate?” un dubbio esistenziale che affligge molti di noi e nel quale mi sono trovata intrappolata anche io l’anno scorso. Avere un’intera estate di fronte e pochi risparmi nel salvadanaio può rivelarsi una prospettiva angosciante. Bene, se avete voglia (e la possibilità) di staccare un po’, la risposta che vi suggerisco è: unire l’utile con il dilettevole.
Che ve ne pare dell’idea di trascorrere i vostri mesi estivi a sperimentare la vita di una grande città europea vivendo e lavorando lí come un cittadino del posto e, magari, riuscendo anche a mettere via qualche risparmio? È un genere di esperienza che negli ultimi anni ha preso piede fra giovani studenti europei ed è esattamente quello che ho deciso di fare anche io l’estate scorsa quando, con un pizzico di follia, mi sono imbarcata in quest’avventura nella splendida città di Londra. Un biglietto aereo, budget limitato, tanta iniziativa e zero idee di come sarebbero andati quei tre mesi che, detto a posteriori, non avrei potuto spendere in modo migliore: il resto è venuto da sè.

Se questa idea ha solleticato anche i più intraprendenti fra di voi, in questo e nel prossimo articolo troverete le mosse da fare e quelle da non fare per valorizzare al meglio un soggiorno lavorativo (ma non solo) del genere a Londra: suggerimenti che arrivano direttamente dalla mia esperienza personale e che onestamente, a saperli prima, avrebbero fatto comodo anche a me!

Cominciamo subito con qualche consiglio pratico per il pre-partenza ed i primi tempi; tutto il resto però lasciatelo al caso: più sarà spericolata, più la vostra esperienza diventerà personale ed indimenticabile!

1. London calling: il volo

volo per londra

Sarà anche banale ma, una volta programmata la partenza secondo la disponibilità che magnanimamente i vostri mille impegni vi hanno concesso, non perdete tempo: questa è la cosa da fare il prima possibile! Non tanto per la sindrome del fuggitivo (forse anche per quella…) ma più che altro perché, come tutti ben sapranno, giocare con largo anticipo fa veramente la differenza e, risparmiare fin dall’inizio (con un buon 3 mesi di anticipo i voli di una tratta si aggirano fra i 30/40€) è un ottimo modo per cominciare questo tipo di esperienza.

Io personalmente avevo preferito limitarmi all’acquisto della sola andata perché, non avendo ancora ben chiare le idee su quanto tempo avrei trascorso nella terra delle piogge, lasciavo aperta la possibilità di ritornare a casa svilita e piangente nell’arco di un paio di settimane, ed inoltre, dai lo ammetto, partire con un biglietto di sola andata rende tutto molto più exciting e da’ all’avventura un pizzico di adrenalina in più!

2. Where do I sleep? La casa

londra

Se avete intenzione di fermarvi per più di un mese, prendere in affitto un piccolo appartamento o, più probabilmente, una stanza, è decisamente la scelta migliore; ma non per questo la più semplice!

Devo ammettere che io ho fortemente sottovalutato questo aspetto e che la ricerca di un alloggio si è rivelata più ardua del previsto. Sono arrivata totalmente impreparata da questo punto di vista, consegnando il mio destino nelle mani di un piccolo bed&breakfast a cui mi sono affidata per le prime due notti, fiduciosa che sarebbero bastati tre giorni per trovare un appartamento… Povera illusa! Ho dovuto faticare non poco poi per rimediare e, nei giorni successivi (durante i quali alloggiavo in ostelli: ottima sistemazione e molto economica per i primi tempi), ho contattato una quantità di agenzie e privati inimmaginabile e visto più case di un arredatore di interni. Ma alla fine ho trovato ciò che faceva al mio caso e al mio portafoglio e da lí in poi è stato tutto in discesa.

In realtà, soggiornare a Londra per sei mesi o più, non è un gran problema; la cosa si fa ostica invece per gli short terms che vanno da uno a cinque mesi. In questa circostanza le agenzie immobiliari saranno più restie ad aiutarvi. Ne esistono comunque di specializzate nei brevi soggiorni e sarà proprio a quelle che dovrete affidarvi. In alternativa, un buon metodo, più indipendente ma che certamente richiede più tempo, è quello di spulciare fra gli annunci su internet, in particolare su alcuni siti, efficienti ed affidabili per questo genere di cose: per esempio il colosso www.airbnb.it e, non da meno, gli utilissimi www.gumtree.com e www.spareroom.co.uk.

Non sarà facile, perché Londra è una città molto cara e molto grande, pertanto, anche quando i prezzi non sono da capogiro, la posizione più periferica può far aumentare le spese in trasporti. Inoltre scordatevi gli standard italiani per quanto riguarda spazi e pulizia: spesso e volentieri potreste trovarvi a condividere delle aree in comune (cucina e salotto) con gli altri roommates, cosa che può facilmente trasformarsi da divertente ad insopportabile; inoltre, per quei pochi che ancora non lo sapessero, il bidè in Inghilterra non esiste (e quando dico che non esiste, intendo che nemmeno la famiglia reale ne ha uno, quindi non sperate di avere fortuna).

3. Job hunting: il lavoro a Londra

lavoro

Questa potrebbe sembrare la parte più spaventosa eppure, io qui ho avuto molta fortuna! Pertanto, per quanto vi posso testimoniare a livello personale, trovare lavoro a Londra non è difficile, anche solo per l’estate: ce n’è per tutti i gusti! Ovviamente molto dipende dalla propria conoscenza dell’inglese, dall’esperienza passata e da quanto siete disposti ad adeguarvi. Io, con poca esperienza nel campo lavorativo e nessuna particolare ambizione, non avevo idea di cosa sarei finita a fare. Sicuramente altri, più preparati e ferrati di me, avranno già un’aspirazione ben precisa su quello che preferirebbero: il mio consiglio è di non sottovalutare alcuna proposta che potreste ricevere, non si può mai sapere!

Imprescindibile è un buon CV da preparare con cura prima della partenza e che sarà il vostro biglietto di presentazione per qualunque professione miriate a fare. Per essere assunti regolarmente inoltre, bisogna munirsi del codice NIN (National Insurance Number) il numero di previdenza sociale inglese. Non andate in panico, ottenerlo è semplicissimo (anche a prova di inglese maccheronico, ve lo assicuro!) basta chiamare gli uffici addetti che vi prenoteranno un appuntamento e ve lo rilasceranno a seguito di un breve colloquio.

La mia esperienza è stata più unica che rara, ma ve la racconterò comunque: la prima sera, proprio qualche ora dopo il mio arrivo, ho cenato in un carinissimo bistrot in Kensington e ne sono uscita raggiante e con una proposta di lavoro! Infatti durante la cena, chiacchierando con i gentili camerieri del locale, sono venuta a sapere che erano in cerca di personale e, dopo aver parlato con il proprietario, ho ottenuto la possibilità di fare una prova come cameriera da lí a pochi giorni. È andato tutto bene e, nell’arco di una settimana, ero una waitress fatta e finita; e pensare che mi ero già preparata al job hunting fra le strade di Londra snocciolando curriculum a destra e manca…chi se lo sarebbe mai aspettato!

Alla fine quello della cameriera, per me che avevo poche aspettative, si è rivelato essere un lavoro, oltre che abbastanza stancante, anche molto stimolante: ho imparato innumerevoli termini inglesi in ambito gastronomico, mi sono fatta una modesta ma decente cultura in fatto di vini e, stando in continuo contatto con la gente, non ho perso l’occasione di chiacchierare con i personaggi più svariati; ho persino servito il mitico Jimmy Page dei Led Zeppelin che è venuto a pranzo da noi!!

4. Wandering in the city: i trasporti

underground londra

Inutile ribadire quanto questa città sia grande ed estesa, molto importante invece è far notare che i trasporti sono efficientissimi ed ogni zona è ben connessa alle altre. La metropolitana chiude intorno a mezzanotte ma per tutti gli spostamenti notturni sono presenti delle buone linee di bus, puntuali (scordatevi l’Italia…) e molto sicuri che la rimpiazzano più che degnamente.

Un’app comodissima e che diventerà la vostra Bibbia in fatto di spostamenti è Citymapper perché può calcolare qualunque tragitto e suggerire i mezzi più opportuni da prendere. Inutile precisare che le sono debitrice perché mi ha salvato la vita in svariate situazioni; non fosse stato per lei, probabilmente non sarei nemmeno qui ora… insomma, immancabile per chiunque si addentri in questa metropoli!

Il vostro primo acquisto da Londoners dovrà sicuramente essere la Oyster card! Ho adorato questa tesserino magica, il mio passe-partout ovunque andassi e comunque mi muovessi. Si tratta di una carta ricaricabile su cui potete versare del denaro o, preferibilmente, attivare un abbonamento e puf, il gioco è fatto. Da lí in poi diventa estremamente semplice: niente più biglietti, la Oyster è valida per metropolitana, autobus e treni; una vera comodità! Ecco qui il sito dei trasporti londinesi che vi può aiutare a capire un po’ più nel dettaglio come funziona: www.tfl.gov.uk.

5. Do you speak english? La lingua

inglese

Il modo migliore per esercitarvi con la lingua e, allo stesso tempo, fare conoscenza è uno solo: parlare con tutti! Non siate timidi: l’ottica di una grande città come Londra è totalmente diversa dalla nostra, quindi nessuno si stupirà se attaccherete bottone, anzi in molti casi saranno gli altri a farlo con voi! E quando dico tutti, intendo TUTTI: dal barista che vi saluta con un Hey darling, how are you doing today?, al giornalaio, al passante, al vostro vicino sulla metro, agli operai della manutenzione stradale (sí, mi è capitato anche quello). Questa è stata proprio una delle cose che ho apprezzato di più e che mi ha fatto capire quanto gli inglesi sappiano essere cordiali e amichevoli, niente di meglio per farti sentire un po’ più a casa.

Per quanto riguarda il livello di conoscenza della lingua, sarebbe bene partire con delle basi, anche minime, perché renderebbero tutto più facile, però no worries guys c’è speranza per tutti; l’importante è darsi da fare una volta arrivati per conquistare quel fichissimo british accent.

6. Last but not the least: il divertimento

londra

Capitale bellissima e variegata, viverci non preclude dal ritornare nel ruolo dei turisti ogni tanto. Infatti non dimenticate che, anche se siete lí per un’esperienza lavorativa, siete in una fra le più spettacolari città del mondo e non dovete assolutamente perdere occasione di godervela al massimo, a maggior ragione in veste di “quasi londinesi”.

Investite il vostro tempo libero in tour a tema, visite culturali ai musei, giornate di sole al parco, mercatini vintage, lunghe passeggiate nelle vie del centro, scorpacciate di fish’n’chips (devo aggiungere altro?) e, soprattutto, non dimenticate di sperimentare anche la night life britannica! Infatti con i suoi pub animati da musica rock, ristoranti dalle cucine più svariate, musical in fantastici teatri d’epoca e serate danzanti interminabili nelle migliori discoteche soddisfa davvero tutti: fidatevi, ne varrà la pena!

Allo stesso tempo, sicuramente dopo un po’ che vi troverete lí vi verrà spontaneo frequentare anche i luoghi meno mainstream e noti solo alla gente del posto. Fantastico: in questo saranno di grande aiuto i vostri nuovi conoscenti inglesi o persone che vivono lí già da parecchio tempo. Fra i più bei ricordi che porto con me infatti ci sono proprio le divertenti giornate e le magiche serate passate fra amici, che mi hanno fatta sentire un po’ più “parte” della grande città.

Che altro dire, per chi ne avesse l’interesse e la possibilità auguro vivamente un bel soggiorno lavorativo o di studio in questa fantastica città. Spero vivamente che questo articolo vi sia stato d’aiuto e d’ispirazione, per qualsiasi ulteriore dubbio o chiarimento, non esitate a lasciare un commento qui sotto.

--

--

Gaia Lamperti
Tasc
Writer for

sono per il buon rock, i locali chiassosi, i pomeriggi al mare, le menti fresche e gli animi caldi.