I LOVE NY: l’amore non si paga

Federica Mutti
Tasc
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4 min readNov 28, 2015

Vi diamo il benvenuto al quarto episodio di #iBOBny (I BOB New York), l’avventura del nostro amico BOB tra le streets di New York e le meraviglie dell’America.

Come ben saprete, se avete avuto la terribile idea di guardare i precedenti video, BOB non si limita a mangiare hamburgers e altre specialità americane ma addirittura si cimenta in un po’ di sano sport, passeggiando per New York e mostrandoci gli aspetti più incredibili e curiosi di questa città. Lo stesso vogliamo fare noi di TASC, accompagnandolo in questo tour con i nostri articoli.

Ormai è chiaro che stiate scalpitando dalla voglia di sapere dove sarà andato a cacciarsi BOB in questo episodio, ma prima di guardare il video vi consigliamo di dare una lettura al nostro articolo, perché oggi tratteremo un argomento molto particolare e interessante. Siete pronti?

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Si parla di… I ♥ NY (I love New York)

Oggi il protagonista è I love New York, un logo così famoso da essere conosciuto probabilmente anche dai marziani…
Battute tristi a parte, questo logo fu commissionato all’artista e designer Milton Glaser nel 1976, dal Department of Commerce di New York, con il fine di promuovere il turismo nella Grande Mela.

Era un periodo molto difficile per la città che proprio in quegli anni soffriva di un alto tasso di disoccupazione e criminalità. A Glaser venne quindi affidato il compito di creare un simbolo che fosse in grado di trasmettere ottimismo e positività. Ma chi avrebbe mai creduto che da un’idea così semplice potesse nascere uno slogan diventato un mito intramontabile in tutto il mondo?

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Nemmeno Milton Glaser, al tempo già famoso designer, avrebbe mai immaginato che questo bozzetto (che oggi si può vedere esposto al MoMA) sarebbe diventato il suo più grande successo. Trattandosi di una commissione apparentemente così semplice e banale, accettò addirittura di lavorare senza farsi pagare nemmeno un centesimo.

Il successo planetario di I ♥ NY

Invece I love NY diventò più di un comune marchio, trasformandosi in un’icona degli anni Settanta e non solo, riprodotto su un’infinità di gadget e replicato in tutto il mondo. Ancora oggi, dopo quasi quarant’anni, possiamo ammirarlo stampato sul merchandising dedicato ai turisti ma anche su capi di abbigliamento e accessori di grandi marche.
Insomma, I Love NY, nonostante gli anni, si dimostra sempre giovane, fresco e attuale, da riproporre in tutte le salse.

Pochi loghi hanno l’ubiquità del “I love NY” di Glaser, che possiede l’elegante perfezione di una formula algebrica. Lanciato dappertutto nel mondo, può fondatamente rivendicare il primato di logo più diffuso del pianeta. (The Telegraph)

Eppure nemmeno lo stesso Milton Glaser si sarebbe mai aspettato di riscuotere un tale successo da un progetto tanto semplice. I love NY, nella sua essenzialità, rappresenta un simbolo incredibilmente forte, capace di far breccia nel cuore di moltissime persone desiderose di esibire il loro amore nei confronti della propria città.

Perché è di questo che si tratta, non di un logo puramente commerciale, ma di una vera e propria dichiarazione di amore.

I ♥ NY, un amore incondizionato

Dopo l’11 settembre 2001, Glaser ha deciso di presentare una nuova versione del logo, in ricordo delle drammatiche vicende di quel giorno. Ancora una volta, I love NY è riuscito a risollevare gli animi e riportare il senso di appartenenza e l’amore per la propria città, trasformandosi in “I LOVE NEW YORK MORE THAN EVER”. Un grido di coraggio accompagnato dal mitico cuore, sempre rosso ed imponente, disegnato con una bruciatura laterale: il simbolo di una New York che, nonostante le ferite, non smetterà mai di credere nei propri ideali.

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Questo remake del logo, pubblicato sul New York Times nove giorni dopo la tragedia, fu stampato su numerose magliette indossate da abitanti e turisti, un modo di condividere il terribile lutto ma, al tempo stesso, la voglia di ricominciare una vita normale.

I love NY si dimostra quindi molto più di una semplice e banale scritta. Nonostante le basse aspettative di Glaser, esso è riuscito a diventare una vera e propria icona ricca di emozioni e soprattutto, fino ad oggi, immortale.

Ora siete liberi di godervi il quarto e nuovo episodio di BOB e indovinate con chi si ritroverà a chiacchierare il nostro amico? Siete curiosi? Allora non potete perdervi la nuova puntata di #iBOBny, buona visione!

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Federica Mutti
Tasc
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Sono Community Manager in startup e collaboratrice di Marketers. Sul web condivido consigli per crescere nel mondo Digital e riflessioni di Crescita Personale.