La meravigliosa serie Years of Living Dangerously

Alberto Gerin
Tasc
Published in
3 min readMay 3, 2014

Non si tratta di salvare l’orso polare, si tratta di salvare noi stessi.

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Sono le parole di uno dei produttori: James Cameron. QUEL James Cameron? Esattamente. Che si occupi di una serie televisiva riguardante i cambiamenti climatici fa un po’ effetto -allora non è un’invenzione dei soliti ecologisti allarmisti- ma è in buona compagnia.

Il progetto

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Years of living dangerously è una serie televisiva di documentari, divisa in 9 episodi, del canale televisivo americano Showtime (SHO, canale satellitare premium a pagamento, parte della proprietà CBS) focalizzati sui problemi ambientali. La serie, in onda la Domenica da Aprile di quest’anno, è stata già criticata positivamente dalle maggiori testate giornalistiche americane che, seppur giudicando feroci e molto forti alcune immagini, hanno provocato profonde e fondamentali reazioni nei pensieri degli statunitensi. Un favore positivo dato anche dai toni, forti e drammaticamente urgenti, che i reportage utilizzano.

Un plauso viene fatto anche al team, per l’adozione di un approccio fresco e nuovo nella trattazione dei rischi climatici legati alle vicende umane, a cui ognuno di noi si sente vicino, sparse su tutto il pianeta; il merito va anche alle numerose star cinematografiche e televisive, capaci di relazionarsi a storie di persone vere, a vite stravolte per sempre proprio a causa dei cambiamenti del clima.

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Ebbene sì, ciò che ci piace, e che rende diversa questa serie da tutti i precedenti approfondimenti sulla tematica ambientale, è proprio il team di tutto rispetto: dai produttori ai reporter, il cast presenta nomi d’effetto (peraltro già noti per il loro impegno sociale e civile). Li volete tutti? Dovrete attendere.
Perché del team fanno anche parte personalità del giornalismo d’inchiesta, vedi Chris Hayes, professori e ricercatori, vedi James Hansen: insomma, non è la solita fiction-disastro alla The Day After Tomorrow, ma ci mostra la triste e dura realtà con semplicità e chiarezza.

Unire una spinosa questione come quella del cambiamento del clima a dramma e suspense degni di un film campione d’incassi non è per nulla facile, ma grazie al lavoro di tutto il team ce l’hanno fatta. E pure bene.

Il team

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James Cameron, regista di Avatar e premio Oscar per Titanic, più diversi altri riconoscimenti; non vi basta? Mescolate con gli altri due produttori Arnold Schwarzenegger, che è anche parte del cast degli attori, e Jerry Weintraub. Condite con i reporter d’eccezione Jessica Alba, Harrison Ford, Matt Damon, America Ferrera, Ian Somerhalder e Don Cheadle. Unite Heidi Cullen e Joseph Romm come esperti della sezione scientifica, ed il gioco è fatto.

In realtà, il team della produzione è davvero molto ampio, i nomi da fare giustamente sarebbero centinaia, ma ci limitiamo ai più noti soltanto per non annoiarvi. La capacità notevole con cui tutti loro sono riusciti a lavorare assieme, unendo spirito d’adattamento, pazienza e coraggio è data dalla tenacia con cui combattono da tempo a favore delle politiche ambientali.

I think the environmental movement only can be successful if we are simple and clear and make it a human story. We will tell human stories in this project. The scientists would never get the kind of attention that someone in show business gets. — Arnold Schwarzenegger

A noi non rimane che consigliarvi caldamente di dare un’occhiata al trailer qui sotto, speranzosi che davvero possa cambiare qualcosa nell’approccio che ognuno di noi e di voi ha, riguardo all’ambiente; ci auguriamo anche di poterlo vedere presto sugli schermi italiani.

[vimeo]http://vimeo.com/78162825[/vimeo]

E se volete guardarvi per intero la prima puntata in lingua originale:

[youtube]https://www.youtube.com/watch?v=brvhCnYvxQQ[/youtube]

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Alberto Gerin
Tasc
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Personal-growth addicted, some music&books&films lover, editor & copywriter.